Hellas Verona: adesso è proprio serie B

 
 

di Enrico Brigi 

In altri tempi verrebbe a mente il solito ritornello della “fatal Verona”. Ancora una volta, infatti, il terreno del Bentegodi diventa fatale per i rossoneri, sconfitti dai gialloblù con il punteggio di due reti ad una. In realtà il successo della squadra di Delneri diventa la classica “vittoria di Pirro” visto che in tarda serata arriva la notizia della vittoria del Carpi che condanna matematicamente i gialloblù alla retrocessione tra i cadetti quando mancano ancora tre turni al termine del campionato. Per gli scaligeri la magra consolazione di aver battuto in rimonta un Milan tutt’altro che trascendentale, quasi imbarazzante, che ha sofferto oltremisura il gioco di una squadra ultima in classifica. I gialloblù, andati sotto per opera di Menez – abile con un tap-in a ribattere in rete una maldestra respinta di Gollini – sono riusciti a rimettere in piedi l’incontro con Pazzini, che ha trasformato un rigore concesso, forse con troppa benevolenza, dal direttore di gara. Quando il tempo di recupero stava per scadere è arrivata in extremis la rete capolavoro di Siligardi che ha trafitto Donnarumma con una pregevolissima conclusione su calcio da fermo. Una vittoria sicuramente di prestigio che riporta inevitabilmente alla luce tutti rimpianti di questa sciagurata stagione, per tutto quello che doveva essere e che invece non è stato. Mentre cala tristemente il sipario la palla passa  ora in mano alla società, chiamata a programmare quanto prima il prossimo futuro dove l’imperativo dovrebbe essere – sempre meglio usare il condizionale- quello di tentare subito l’immediata risalita nella massima serie.  Tutto il popolo gialloblù rimane giocoforza in trepida attesa.

 
 

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