E Bozza usa la mailing list dello Sport Expo per scopi elettorali

 
 

La carta più “moralmente sporca” l’ha tenuta per ultima. L’assessore allo Sport uscente, Alberto Bozza, ha aspettato 48 ore prima del gong per utilizzare a scopo elettorale una mailing list con i loghi di Sport Expo, kermesse sportiva messa in piedi da Dna Sport Consulting, creatura di Nicola Schena, fratello di Federico Schena, dal 2012 presidente del collegio didattico di Scienze Motorie e già preside di facoltà; Dna opera nel settore del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi nel mondo dello sport nazionale. Chi gli ha fornito la lista di indirizzi? Proprio Sport Expo?


Nella mail che Bozza ha inviato e in cui ringrazia e si augura “che questa squadra possa continuare a far crescere lo sport per i ragazzi nella nostra città” specifica che se si riceve questa corrispondenza è perché “hai partecipato ad eventi patrocinati dall’assessorato allo sport”.


“Quando ho ricevuto la mail, a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale in cui Alberto Bozza risulta candidato, ci ho pensato bene e mi sono ricordato che l’unico evento a cui ho partecipato, patrocinato dall’assessorato allo Sport, era proprio lo Sport Expo. Ma quando ho dato il mio indirizzo non ho firmato alcun consenso di cessione del mio recapito per fini che non riguardassero il solo Sport Expo, figurarsi per scopi elettorali” ci ha scritto un nostro lettore.


La domanda quindi: è morale, prima ancora che legale, che l’assessore allo Sport Alberto Bozza utilizzi una mailing list di cui magari è venuto in possesso per scopi istituzionali per inviare materiale di chiaro stampo propagandistico con ben in vista il logo di una manifestazione sponsorizzata da Verona Fiere, Scienze Motorie, Miur, Agsm, Fondazione Bentegodi, Centro Stimmatini, Amia, e Atv?

La risposta agli elettori.

 
 

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