Conferenza delle Regioni: Terzo Settore, raggiunta intesa sul Registro Unico Nazionale. Tra sei mesi l’avvio

 
 

Il 10 settembre la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa sul Decreto relativo al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Dopo l’approvazione per la definitiva emanazione del Decreto Ministeriale si attende ora solo la registrazione alla Corte dei conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


E’ un fatto molto importante e tanto atteso che consentirà agli Enti non profit di acquisire la nuova qualifica di Ente del Terzo Settore (ETS), disponendo per la prima volta di un sistema di pubblicità unitario. Il Decreto – sottolinea una nota della Conferenza delle Regioni – disciplina:
a) le procedure per l’iscrizione e per la cancellazione degli enti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, nonché i documenti da presentare ai fini dell’iscrizione, al fine di garantire l’uniformità di trattamento degli Enti del Terzo Settore sull’intero territorio nazionale;
b) le modalità di deposito degli atti;
c) le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro Unico;
d) le modalità di comunicazione dei dati tra il Registro Imprese e il Registro Unico di cui alla lettera a) con riferimento agli Enti del Terzo settore iscritti nel Registro delle imprese.
L’unica condizione posta dalle Regioni riguarda la richiesta di un impegno del Governo ad andare incontro alle esigenze della Provincia autonoma di Bolzano per un coinvolgimento dell’Ente nella tenuta del Registro con l’obiettivo di garantire fattivamente il bilinguismo sul territorio.
Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) è previsto ai sensi dell’articolo 53, c. 1, del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 e andrà a sostituire gli esistenti registri di settore, regionali o provinciali, semplificando iter che oggi sono articolati e complessi, risolvendo il fatto che spesso gli Enti si trovano di fronte ad interpretazioni divergenti a seconda della regione in cui hanno sede o dell’istituzione chiamata ad applicare le norme.
La gestione informatica del RUNTS è stata affidata a Infocamere, la società telematica delle Camere di commercio, attraverso una convenzione siglata dal Ministero del lavoro e Unioncamere. Entro 180 giorni, dalla pubblicazione in G.U. del Decreto Ministeriale, vi sarà il primo rilascio della infrastruttura Tecnicaed pertanto nel primo semestre 2021 il Registro Unico sarà operativo anche se si andrà per step. Le Imprese Sociali – che sono circa 25.000 – trasmigreranno dal Registro delle Imprese, non ci sarà per loro un doppio adempimento.
Sempre nei primi 180 giorni la stessa cosa avverrà per le Organizzazioni di Volontariato (OdV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS), che verranno automaticamente trasmigrate nelle corrispondenti sezioni del RUNTS, con l’eliminazione contestuale dei registri attuali delle APS e delle OdV.  Saranno quindi gli uffici che gestiscono gli attuali registri OdV/APS a trasmettere i relativi dati agli uffici del RUNTS, che provvederanno nei successivi 180 giorni a verificare la sussistenza dei requisiti per l’iscrizione. Quindi, questi enti si collocheranno nelle rispettive sezioni del Registro riservate a OdV e APS, salvo che manchino i presupposti richiesti dal CTS per il mantenimento di tali qualifiche. Solo in quest’ultimo caso, l’Ufficio del RUNTS proporrà una diversa collocazione nel Registro, che sarà comunque sottoposta al vaglio dell’Ente.
Il RUNTS sarà consultabile in via telematica e suddiviso in sette sezioni, sei dedicate alle specifiche tipologie di ETS (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, reti associative, società di mutuo soccorso) e una residuale, per gli “altri ETS”, non rientranti nelle precedenti categorie.

Discorso diverso per le Onlus, attualmente iscritte nell’Anagrafe unica gestita dall’agenzia delle Entrate. In tal caso, la migrazione non è del tutto automatica: sarà infatti l’Amministrazione finanziaria a pubblicare l’elenco degli enti che risultano iscritti nell’apposito registro, mentre spetterà alla singola Onlus inviare all’Ufficio del RUNTS la documentazione necessaria per perfezionare l’iscrizione nella sezione prescelta.

Terminata questa fase di popolamento iniziale, l’accesso al Registro sarà consentito a tutti gli altri enti che intendano adottare la qualifica di ETS.

Alberto Speciale

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Link all’atto della Conferenza Stato-Regioni del 10 settembre: Intesa, ai sensi dell’articolo 53, comma 1, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali riguardo al Registro unico nazionale del Terzo settore.: in attesa di pubblicazione

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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