Coesione della politica lupatotina per fermare la riattivazione di Ca’ del Bue

 
 

«La retromarcia di Agsm-Aim su Ca’ del Bue è merito dell’azione di contrasto alla realizzazione dell’impianto per bruciare fanghi portata avanti con determinazione dall’Amministrazione di San Giovanni Lupatoto con il sostegno compatto e coeso di tutte le forze politiche» così il presidente del Consiglio comunale Michele Grossule esprime, a nome dei capigruppo di maggioranza e minoranza di San Giovanni Lupatoto, la sua soddisfazione all’indomani delle dichiarazione del presidente di Agsm-Aim Federico Testa di sospendere l’iter regionale per il revamping dell’impianto di Ca’ del Bue.

Lo scorso 20 dicembre il Consiglio comunale lupatotino ha approvato all’unanimità una deliberazione in cui aveva dichiarato «la ferma contrarietà del Comune ad ogni ipotesi di attivazione di nuove linee di incenerimento dell’impianto di Ca’ del Bue e di ulteriori interventi di revamping, in ragione delle criticità connesse al contesto ambientale di riferimento» e aveva dato mandato a Sindaco e Giunta di individuare un tecnico per esaminare il progetto di Agsm-Aim e redigere le osservazioni da presentare in Regione.

Nell’ultima riunione, i capigruppo consiliari Yuri Fanini, Bianca Grigoli, Valeria Zendrini, Nicola Feder, Fulvio Sartori, Simone Galeotto, e Anna Falavigna hanno confermato l’impegno per il raggiungimento dell’obiettivo e per coinvolgere anche i Comuni di Zevio e San Martino Buon Albergo, hanno concordato sulla convocazione di un Consiglio comunale straordinario, aperto alla partecipazione al pubblico, per informare i cittadini sulle azioni intraprese e sull’unità di intenti di tutte le forze politiche lupatotine sul tema Ca’ del Bue.

«Abbiamo raggiunto un risultato – commenta il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello – ma è solo un primo passo. È necessario chiarire definitivamente che Ca’ del Bue non può essere la sede di un inceneritore. Pertanto, porteremo avanti le azioni già intraprese nell’interesse della nostra comunità e a tutela della salute dei cittadini».

 
 

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