Un italiano di 36 anni lo scorso 18 giugno in via Porta Organa a Verona, ha tentato di aprire un nuovo conto corrente presentando all’addetto dell’Ufficio Postale dei documenti attestanti una falsa identità
L’uomo, C. S., di origine cosentina ma residente a Mantova, si era recato presso l’Ufficio Poste con l’intenzione di aprire un conto corrente “Banco Posta”. L’intestatario forniva al personale Carta di Identità e Tessera Sanitaria recanti il nominativo di Bonavita Antonino, nato a Catanzaro nel 1984.
Gli addetti, non rilevando anomalie, avviavano, quel giorno, la procedura per l’apertura del conto e consegnavano all’uomo la carta Postamat e un libretto di assegni.
Il Centro Prevenzione Frodi di Roma, poche ore dopo, rilevava la non conformità della documentazione fornita e procedeva a bloccare il conto corrente.
Questo induceva il truffatore, lo scorso pomeriggio, a recarsi nuovamente presso l’Ufficio Postale, al fine di segnalare il malfunzionamento della Carta.
Il direttore, riconosciuto l’uomo, contattava immediatamente le Forze dell’Ordine che, giunte sul posto, accertavano la contraffazione dei documenti precedentemente forniti.
C. S., preso alla sprovvista dall’arrivo della Polizia, alla richiesta di fornire le proprie generalità, confermava quelle false già dichiarate all’Ufficio Postale.
L’uomo, Incalzato dalle domande degli agenti, di lì a poco, confessava la propria reale identità dichiarando di aver utilizzato dei documenti trovati il mese precedente in stato di abbandono, senza riuscire però a indicare il luogo del rinvenimento.
Il C. S., dopo gli accertamenti necessari, veniva indagato in stato di libertà per i reati di tentata truffa aggravata, falsità materiale commessa da privato, sostituzione di persona e false attestazioni a Pubblico Ufficiale.
