AGEC, Alte temperature e terza età, i consigli di farmacisti e medici

 
 

Sebbene le condizioni meteo di questi giorni possano far sembrare molto lontano il solleone, l’estate è ormai alle porte ed è importante, anzi fondamentale, soprattutto quando si è entrati nella cosiddetta “terza età”, prepararsi per non farsi prendere in contropiede dai disagi e talvolta anche dai rischi che le alte temperature ambientali comportano.

E’ per questo motivo che le Farmacie Agec hanno previsto un incontro pubblico sul tema dell’emergenza caldo dal titolo “SOS Caldo Terza Età” svolto mercoledì 22 maggio in sala conferenze della chiesa di San Domenico al Corso di via del Pontiere.

Grazie ai contributi di Camilla Benetti, farmacista direttrice della farmacia Agec Cadore e del medico Alfredo Zanatta, già primario del reparto di Geriatria dell’ospedale di Legnago, sono stati illustrati numerosissimi consigli pratici e una vasta casistica di comportamenti corretti e non corretti, tutto materiale utile per poter trascorrere una estate in sicurezza e benessere. A partire, ovviamente dalla corretta conservazione dei farmaci (sempre nei locali o negli spazi più freschi) sia a casa che durante il viaggio.

Sono intervenuti per i saluti iniziali la presidente Agec Anita Viviani, che ha ringraziato le farmaciste Agec per l’impegno a portare anche fuori dai luoghi di lavoro la propria professionalità, contribuendo ad incrementare la consapevolezza dei cittadini; la dirigente dell’area Farmacie Agec Daniela Voi; l’assessora al Sociale del Comune di Verona Luisa Ceni e il Presidente della Commissione Sociale della Prima Circoscrizione Andrea Avanzi.

Quelle esposte sono regole semplici, e in buon numero già conosciute, eppure non sempre seguite con il dovuto scrupolo. Non uscire nelle ore più calde del giorno è il consiglio più comunemente… disatteso.

Attenzione poi agli sbalzi di temperatura: il passaggio da un ambiente climatizzato, al caldo della strada può giocare brutti scherzi! Il gonfiore alle gambe, per esempio, non necessariamente è da attribuirsi a gravi patologie ma alle elevate temperature che alterano la normale circolazione nelle vene con conseguente ristagno di liquidi nelle gambe. Anche il prurito agli arti inferiori, frequente negli anziani, può indurre a pensare a problemi dermatologici quando invece può trattarsi solo di disidratazione. Alla disidratazione sono riconducibili tutta una serie di disagi che spesso gli anziani accusano e non sempre sanno riconoscere, come la lacrimazione dell’occhio.

Attenzione anche alle soluzioni fai da te: le variazioni della pressione arteriosa, frequenti in estate, possono indurre a interrompere o variare il dosaggio del farmaco prescritto; mai smettere o variare il dosaggio del farmaco senza aver consultato il medico. Fare attenzione a dove e come si conservano i farmaci, in particolare l’insulina”.

Preziosi i consiglieri del dottor Zanatta, che è entrato nel merito dei meccanismi fisiologici che possono dar luogo ad un colpo di caldo.

“Si parte da una corretta gestione dei farmaci – ha sottolineato il medico – soprattutto dei diuretici e degli antipertensivi, la cui azione combinata può aggravare la disidratazione naturale che avviene con la sudorazione e far crollare la pressione”.

Di fondo, ha detto Zanatta, “l’emergenza climatica in corso, unitamente alla crescita della popolazione anziana che spesso vive in solitudine, gravata da fattori di non autosufficienza e che non di rado incontra difficoltà di accesso ai servizi (cd povertà sanitaria), rende la gestione del caldo un tema di primaria rilevanza, da sviluppare attraverso una puntale e corretta informazione sanitaria in un’ottica di vera e propria prevenzione”.

Tra le regole più semplici ricordate: importante controllare temperatura e umidità all’interno delle abitazioni, socchiudendo le finestre di giorno e tenendole spalancate di notte. Usare il condizionare, se disponibile, soprattutto nella funzione di deumidificatore.

Quando la temperatura ambientale supera la temperatura corporea, la sudorazione diventa il principale regolatore della temperatura corporea, ma se l’umidità ambientale supera il 70% il meccanismo entra in crisi e il senso di oppressione può essere l’anticamera di un colpo di caldo.

L’alimentazione deve essere leggera, ricca di frutta e verdura di stagione, evitando alcol, caffè, bevande gassate o anche semplicemente ghiacciate. Vestirsi con abiti chiari e di cotone, lino o altre fibre naturali, e possibilmente usare cappelli della stessa natura. Consigli semplici, appunto, che è importante seguire a fronte dell’aumentare dei fenomeni meteorologici estremi, come le ondate di calore, temibili soprattutto in ambito urbano.

 
 

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