Aeroporto Catullo – Goodbye British?

 
 

Portobellow cost

Wizzair, il vettore low cost ungherese ha annunciato un nuovo volo da Verona a Londra Luton (in pieno centro città, riferito a Luton) per il prossimo inverno con frequenza bisettimanale il martedì e il sabato.
Wizzair ha infatti acquistato slot appartenuti alla fallita compagnia aerea Monarch che operava voli da Verona a Londra Gatwick, però con frequenza trisettimanale (martedì, giovedì, domenica), sino ad ottobre 2017.

“Wizz Air is to expand its operations at Luton after buying slots at the  airport from the administrator of Monarch Airlines. The low-cost airline said it had acquired “a number” of take-off and landing slots that were formerly operated by Monarch, which collapsed on October 2.”

L’offerta di Voli Londra – Verona, escludendo lo storico traffico aggiuntivo del mercoledì e del sabato che d’estate popola le località turistiche del Garda, e l’inverno quelle sciistiche del Trentino / Alto-Adige, prevede:

– 2 voli giornalieri della British Airways;
– 11 settimanali di Easyjet su Gatwick;
– 5 voli settimanali della Ryanair su Stansted (brughiera lontana);

Il nuovo volo di Wizzair sostituisce solo in parte quanto lasciato da Monarch, che operava anche voli da Verona verso Manchester, non sostituiti.

Il traffico inglese sul bacino di Verona e sulle Alpi centrali italiane è sempre stato molto attivo e ha caratterizzato una delle più importanti componenti turistiche del nostro aeroporto e del nostro territorio.

Si comprende come la politica del “basso costo” stia disincentivando anche i vettori storici come British Airways, o la già scippata Air France.

La necessità del territorio è ricevere passeggeri che si fermino e consumino, concetto semplice ma allo stesso tempo in contrasto con la volontà di ridimensionamento.

Non si comprende perché dalle cittadine del Nord Europa non sia possibile, a questo punto anche a “basso costo”, far arrivare a Verona e provincia chi desidererebbe visitarci.

Aeroporti di partenza come Copenaghen, Stoccolma, Oslo, Lione, Amburgo, Varsavia, Edimburgo, Birmingham, Liverpool, solo per citarne alcuni da cui partono anche i low low low cost, schifano?

Spendere per incentivare questo tipo di traffico, anche secondo le politiche del Doge, è impossibile?

Come li portiamo a Verona e nel territorio i turisti che magari sono interessati a qualche spettacolo areniamo, o alle mostre, o ancora a visitare la città dell’amore di shakespeariana memoria?

Mah, intanto andremo a visitare le pecore dalla pregiata lana, da bravi veterinari.

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

3 COMMENTI

  1. nicola piano sei partito a stromba tutto, wizzair si prevede sia solo stagionale inverno a servizio del traffico “ski” (contemporaneamente è stata annunciata Grenoble, altra destinazione ski, con gli stessi operativi)
    in inverno l’operativo su londra è così diviso
    7-8 voli settimanali british su Gatwick
    4-5 voli settimanali easyjet su Gatwick
    3 voli settimanali ryanair su Stansted
    un volo operato 2 volte la settimana non farà mai sparire BA, altrimenti l’avremmo già persa con l’arrivo di Easyjet anni fa.

    per quanto riguarda altri bacini di traffico potenziale siamo d’accordo, una parte di low cost ci dovrà sempre essere al catullo, appunto per incentivare il turista incoming.
    il catullo dal canto suo qualcosa ha fatto negli anni: Stoccolma (c’è SAS da quest’anno ma è sconosciuto, probabile in fase di test come norwegian nel 2016), Oslo (c’è con norwegian estivo), Amburgo (c’è con ryanair estivo), Edimburgo (c’è con Jet2 estivo), Birmingham (c’è con ryanair Annuale, ci sarà anche jet2 dal 2019), Liverpool (c’è con Jet2 estivo). Sia chiaro le frequenze sono esigue 2-3 volte la settimana e sarebbe anche giusto averli per tutto l’anno, come del resto pure Manchester, ma sappiamo tutti che il Doge per Villa non spende un centesimo per lo sviluppo rotte al contrario di Treviso.

  2. I collegamenti stagionali fatti col contagocce, non fanno grande un aeroporto, low cost o di bandiera che sia. Ci vuole regolarità ed annualità per una seria programmazione. Arena dichiarava, qualche mese fa, che si puntava su collegamenti “point to point”: tutto bene ma non con tale precarietà stagionale. La fidelizzazione, di cui troppi si riempiono la bocca, non si ottiene con la stagionalità ma con una ferrea e puntuale regolarità. Ben vengano anche i trisettimanali ma che siano continuativi. Poi, non importa se le capitali europee siano servite da vettori low cost o di bandiera; Norwegian ad esempio è eccellente. I grandi vettori sono Lufthansa, British (ma dovrebbe andare anche a Heathrow), Air France, KLM, Aeroflot. Sas. Con queste, Verona sarebbe collegata con tutto, ma proprio tutto, il mondo . Per tutte le altre destinazioni vanno benissimo i vettori low cost, Norwegian, Wizz, Transavia, Vueling, in primis. Personalmente diffido di Ryanair ma forse mi sbaglio. Oggi , molti collegamenti dal Catullo sembrano le “portate” della nouvelle cousine, striminziti , costosi e di scarsa soddisfazione…. per i golosi. In ogni caso, totale sfiducia nel doge e nei suoi servi sciocchi.

  3. Viaggio molto per lavoro e condivido molto del contenuto dell’articolo “Goodbye British”. Credo che il messaggio che si vuole mandare è che il volo di WIZZair non è un volo nuovo e che non sostituisce del tutto i voli della Monarch. Mi pare che Verona News abbia voluto anticipare la solita presentazione della Catullo che sicuramente l’avrebbe presentato come nuovo volo invece che volo parzialmente in sostituzione.

    Comunque, il rischio di perdere la BA c’è tutta e avverrà alla prossima crisi del trasporto aereo. Il vettori “legacy” non sono in grado di reggere una competizione così agguerrita. Si vola da e per la UK da Verona con meno di 100 euro, la capacità disponibile da Verona è tantissima ed i prezzi bassissimi, tirate vuoi le conseguenze. La BA è molto selettiva con gli scali dove opera e quando verrà il momento di fare una verifica sui numeri, lasciera’ Verona.

    Il Catullo sta diventando sempre più low cost con voli spot in orari impossibili. Sono un frequent flyer, vivo a Verona e sono costretto ad andare a Bologna, Bergamo o Milano per trovare dei voli buoni. Quando diciamo che Verona è collegata con Oslo o Copenhagen ci deve essere un volo giornaliero, altrimenti non è collegato. Questi voletti sparsi qui e la non rendono l’aeroporto appetibile e chi vive sul territorio deve andare altrove per partire, vi pare possibile ?

    Nelle scorse settimane ho letto dei collegamenti internazionali via Monaco o Francoforte, avete provato a pronotare un volo sul sito della LH o air Dolomiti per una destinazione internazionale ? Bene se parti da Verona il biglietto costa molto di più rispetto ad un biglietto per la stessa destinazione ma con partenza da Bologna o Milano. Tutto ciò a dimostrazione che per i vettori tradizionali, lo scalo di Verona non interessa e quindi parlare di aeroporto di 3a fascia è una realtà.

    L’ingresso della SAVE ha fortemente ridimensionato lo scalo di Verona e le future prospettive. Purtroppo la politica locale ha delle responsabilità incredibili per quello che sta succedendo all’aeroporto di Verona.

    Un vero peccato e conseguenze che pagheremo a carissimo prezzo !

    Al

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