“A Parigi e ritorno: le ruberie napoleoniche in Biblioteca Capitolare”, 8 e 9 giugno

 
 

Sabato 8 e domenica 9 giugno 2019 la Biblioteca Capitolare di Verona, in collaborazione con Fondazione Discanto e con il patrocinio del Comune di Verona, propone l’esposizione temporanea “A Parigi e ritorno: le ruberie napoleoniche in Biblioteca Capitolare”, dedicata ai codici e incunaboli requisiti dai francesi nel 1797. Il pubblico potrà ammirare alcune delle opere sottratte, con l’idea di formare a Parigi un polo culturale che potesse radunare tutto il meglio della produzione artistica europea. I preziosi testi furono burrascosamente recuperati, seppure irrimediabilmente marchiati dal timbro della Bibliothèque Nationale de France.

La storia – La politica di spoliazione del patrimonio culturale delle nazioni vinte da parte di Napoleone passò, purtroppo, anche attraverso la città di Verona e la Biblioteca Capitolare. Il 16 maggio del 1797 una commissione composta dal generale Bertholet e dal pittore Andrea Appiani, integrata dal segretario Lombardo e dal signor Gaetano Cerù della municipalità di Verona, si presentò al bibliotecario della Capitolare, Don Antonio Masotti, al fine di individuare i codici e i volumi a stampa più preziosi da trasportare a Parigi. La scelta cadde su una trentina di manoscritti e su una quindicina di incunaboli, ossia testi stampati prima del 1500, che, come recita il verbale del prelievo, furono considerati «degni d’essere portati al Museo di Parigi»: tutti particolari per la rarità, l’antichità o per la decorazione miniata. Questo pregiato materiale bibliografico venne restituito alla Biblioteca nel 1816, grazie anche all’intervento dell’imperatore d’Austria Francesco I e al sostegno di Antonio Canova. Dalla restituzione tuttavia rimasero esclusi cinque incunaboli, quattro manoscritti e un papiro del IX secolo.
I tesori in esposizione – Durante l’esposizione temporanea sarà presentata una selezione dei testi sottratti e poi restituiti; in particolare saranno visibili: gli atti relativi al sequestro dei volumi, il codice vergato dal lector Ursicino, primo documento esplicito che attesti l’esistenza dello scriptorium veronense, risalente al 517 d.C., il “De casibus virorum illustrium” di Boccaccio, le “Commedie” di Terenzio, il “De secundo bello Punico” di Tito Livio e una miscellanea di testi di Domizio Calderini, umanista veronese. Tra gli incunaboli saranno esposti una Bibbia del 1471, restituita alla biblioteca priva dei fogli decorati, il “Commento di Marziale” di Calderini del 1474, una miscellanea di opere di Properzio, Catullo e Tibullo del 1487, una “Divina Commedia” commentata da Landini del 1491 e il “Polifilo” del 1499. Quest’ultimo volume è considerato dai bibliofili, uno dei più bei libri mai stampati di tutti i tempi.
Info- Biblioteca Capitolare di Verona, ingresso da piazza Duomo, 19tel. 388 5758902 – [email protected]

Sabato 8 e domenica 9 giugno 2019
Orario visite guidate: 11.30 – 16
Ingresso visita guidata: euro 10,00 (gratuito fino ai 14 anni).
Orario ingresso senza visita guidata: 10.30-11.30 e 12.30- 16.
Ingresso senza visita guidata: 5,00 euro.

Prenotazione consigliata per le visite guidate

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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