Firmato in Prefettura a Verona un accordo per l’assistenza, lo screening sanitario, la gestione e l’ospitalità per quarantena o isolamento limitatamente ai casi da Sars-Cov-2 asintomatici o paucisintomatici, per persone senza fissa dimora.
Un accordo per l‘assistenza, lo screening sanitario, la gestione e l’ospitalità per quarantena o isolamento limitatamente ai casi da Sars-Cov-2 asintomatici o paucisintomatici, per persone senza fissa dimora o prive di soluzioni abitative è stato firmato dal Prefetto di Verona, Donato Cafagna, dal Sindaco Federico Sboarina, dal vescovo Giuseppe Zenti, dalla prorettrice dell’università degli Studi, Donata Gottardi e dal direttore dei Servizi socio sanitari della Ulss 9 Scaligera, Raffaele Grottola.
L’accordo, che aggiorna il protocollo per l’accoglienza delle persone senza fissa dimora già sperimentato nei primi mesi della pandemia, ha lo scopo di ampliare l’area di intervento, a partire dalla disponibilità di una sistemazione dignitosa per coloro che non hanno una casa, nel quadro della prevenzione del contagio da Covid.
«Un modello operativo snello, arricchito ora dall’apporto dell’Ateneo – ha detto il prefetto Cafagna – che coniuga l’esigenza di garantire la protezione delle persone fragili o in difficoltà per l’individuazione del luogo di quarantena con quella della tutela della collettività, attraverso un accurato sistema di monitoraggio sanitario e di tracciamento».
Il vescovo ha evidenziato che il progetto si propone di realizzare una forte cooperazione inter-istituzionale in favore degli “ultimi”, che devono costituire, in questa fase difficile, ancora di più una priorità per la società.
Nel dettaglio il protocollo prevede che il Comune assicuri la fornitura dei pasti, la pulizia e la sanificazione delle strutture messe a disposizione per l’ospitalità dalla Caritas diocesana.
Spetta invece all’Ulss 9 l’effettuazione dei controlli sanitari, del trasporto in sicurezza degli ospiti e la valutazione dei sintomi; mentre l’Università curerà il monitoraggio delle singole situazioni.
La prefettura assicura il raccordo operativo tra gli enti e il supporto delle Forze dell’ordine. Il piano di intervento sarà garantito fino alla conclusione dello stato di emergenza sanitari.
Alberto Speciale