Tra un’ora presidio Comitato Opera Nostra – Fondazione Arena Bene Comune

 
 

In occasione del proseguimento delle trattative tra il comissario Fuortes e le rappresentanze sindacali, il Comitato Opera Nostra – Fondazione Arena Bene Comune, invita la cittadinanza tutta a partecipare al presidio per la salvaguardia del Corpo di Ballo, che si terrà oggi, davanti alla sede della Fondazione Arena, in via Roma, a partire dalle ore 14.30.

Di seguito il Comitato ribadisce alcuni punti sui quali dovrebbe concentrarsi il confronto tra il Commissario Fuortes e i sindacati.

“Innanzitutto va detto che la chiusura del Corpo di ballo costerebbe, tra trattamenti di fine rapporto e incentivi all’esodo più del suo mantenimento.

Ricordiamo che il balletto (come sa bene Fuortes) può essere una fondamentale risorsa di rilancio e che sarebbe paradossale spendere ulteriori danari per sostituirlo con ballerini precari che non garantirebbero la stessa professionalità.

Le nostre proposte sono le seguenti e sono caratterizzate dal fatto che il costo del lavoro va preso in considerazione solo come extrema ratio:

– mantenimento del Corpo di ballo, inserendolo in una circuitazione con le altre Fondazioni del triveneto;

– avviamento di campagne di sensibilizzazione rispetto all’utilizzo dell’Art Bonus, finalizzato a progetti inerenti la danza, che prevede donazioni e sconti fiscali sulle stesse pari al 65%;

– riduzione drastica dei costi della dirigenza (che non possono essere certamente liquidati con la parola “razionalizzazione”, e dell’eliminazione di figure professionali quali il vicedirettore artistico, peraltro esistente solo in Fondazione Arena;

– rilancio della produzione artistica, inserendo anche nuove produzioni, per alzare l’offerta artistica e, di conseguenza, attirare più pubblico;

– interrompere il monopolio di Unicredit nella gestione della biglietteria, tornando ad una modalità più capillare che assicurerebbe maggiori entrate e liquidità alla Fondazione Arena;

– cedere al Comune i costi legati al Museo Amo che, a tutti gli effetti, esula completamente dalle competenze di una Fondazione lirico-sinfonica”.

 
 

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