Tosi: “Il Comune organizzerà il festival lirico ed una nuova Fondazione”

 
 

L’obiettivo del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena è quello di garantire assolutamente la stagione estiva, per l’importanza e l’indotto economico che ha per la città di Verona. In questa situazione era diventato impossibile e se non la vogliono fare gli attuali dipendenti che, con il loro comportamento irresponsabile, impediscono il risanamento dell’ente e l’accesso ai benefici finanziari della Legge Bray, la faremo con orchestra, coro, macchinisti a contratto. Dopo una trattativa estenuante durata quasi due mesi, incontri quotidiani durati ore e conclusasi con ogni tipo di concessione possibile, la bocciatura dell’accordo da parte dei dipendenti dimostra che c’è ancora chi pensa che si possano mantenere a carico della spesa pubblica privilegi preistorici in quello che è il mondo del lavoro moderno. Per anni abbiamo avuto bilanci a pareggio, ma negli ultimi due anni sono mancati 5 milioni di contributi pubblici l’anno, in gran parte per minori finanziamenti da parte dello Stato, dalla Provincia e in parte dalla Regione e si è reso quindi necessario ridurre i costi. Abbiamo proposto un ottimo accordo ai dipendenti: 5 milioni all’anno per tre anni di contributi straordinari alla Fondazione, per la maggior parte dal Comune e dalle sue aziende, oltre che dalla Fondazione Cariverona, dalla Camera di Commercio e da altre Istituzioni cittadine, nessun licenziamento, esodo agevolato. Una misura di buon senso che i dipendenti con un voto legato alla preistoria del sindacalismo e della tutela di privilegi non più finanziabili, hanno respinto votando in maggioranza contro, seppur di misura. Venendo conseguentemente meno, per il mancato accordo con la maggioranza dei dipendenti (condizione prevista dalla Legge Bray) la possibilità di poter accedere ai benefici finanziari della Legge stessa, il Consiglio di Indirizzo (composto oltre che dal Sindaco anche dai rappresentanti del Governo e della Camera di Commercio) ha preso atto di una situazione divenuta sindacalmente ingestibile a causa di irresponsabilità e demagogia di una parte delle OO.SS. che non guardano all’interesse della città e ha deciso all’unanimità di far effettuare comunque il Festival Lirico estivo: per farlo ha chiesto al Ministero la liquidazione coatta della Fondazione attuale, dismettendo tutto il personale e ne ricostituirà un’altra, facendo nel frattempo organizzare la stagione 2016 direttamente dal Comune in una forma più privatistica rispetto alla gestione attuale.

Flavio Tosi

 
 

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