Tosi firma per il Sì e si scatenano le illazioni

 
 

Dimmi con chi vai…recitava un vecchio proverbio e perciò immediatamente si sono scatenate illazioni sul fatto che il Sindaco Tosi ha firmato la richiesta di referendum confermativo della Legge di Riforma Costituzionale che si celebrerà ad ottobre. Perché ha firmato? C’è già un accordo con il Partito Democratico? Quale sarà il candidato a sindaco di Verona di questa coalizione?

Interrogativi legittimi, ma vien da chiedersi se Salvini, dichiaratamente per il NO, abbia stretto alleanza con Civati e Fassina, se Brunetta e Grillo, anch’essi contrari alla Riforma, si apprestino a dar vita ad una nuova formazione politica, se Travaglio e Casa Pound siano pronti per qualche nuova avventura politica assieme.

Purtroppo l’esasperazione dei toni è ormai un dato di fatto costante, non vi è la capacità di entrare nel merito, non si vuole pensare che un avversario politico è solo tale, non è un nemico da abbattere, siamo in Democrazia, non c’è nessun ancien regime da abbattere, nessuna ghigliottina da mettere in funzione. Vent’anni di ranghi contrapposti, di ricercata e voluta incapacità di dialogo da parte di chi si sentiva forte, leggi Berlusconi, con una opposizione frammentata, autolesionista, i due governi Prodi li ha abbattuti il fuoco amico, hanno prodotto un clima francamente invivibile.

Questa incapacità di dialogo viene alimentata tutti i giorni dai leghisti duri e puri e da un Movimento 5 stelle che assomiglia sempre più al Movimento dell’Uomo Qualunque, incapace di proposte percorribili, incapace di governare piccoli comuni, animato da modalità violente, per adesso solo verbali, che trovano sponda solo nel ribellismo di De Magistris, che speriamo resti confinato alla sua città.

In conclusione non è successo nulla di strano, Flavio Tosi ha dato un segnale di apertura, ha concretizzato con un gesto simbolico i concetti che già aveva espresso in varie occasioni, come ad esempio nel discorso in occasione della cerimonia in piazza Brà per la Festa della Repubblica. Ha firmato per il Sì, ha dichiarato che voterà Sì, non ha detto che si iscriverà al PD. La pochezza di un dibattito politico incentrato sul nulla si acclara se si sofferma su questo e niente altro; se si vuole progettare una Verona diversa, dinamica e progredita, proiettata nel futuro senza perdere le sue radici, forse è da pensare, come in tanti stanno già facendo, ad un programma chiaro, lungimirante, moderno, rispettoso dell’ambiente e dei cittadini, veronesi e nuovi veronesi, senza distinzione.

La strada per le amministrative del 2017 è ancora lunga e i giacobini nostrani avranno modo di dimostrare la loro purezza ancora in tante occasioni, ricordando sempre la frase di Pietro Nenni: “se fai il duro e puro, prima o poi trovi qualcuno che ti epura”.

 
 
Lorenzo Dalai, nato a Verona, laureato in filosofia, sono sposato con Marilisa e ho tre figli. Sono stato responsabile dell’organizzazione aziendale di una catena di supermercati e Consigliere provinciale dal 2009 al 2014. Dal 1980 al 1988 Consigliere nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, Attualmente Consigliere comunale ad Erbezzo.

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