Sboarina dribbla Campedelli: “Chievo ha 3 milioni di debiti con i veronesi, l’Hellas rispetta gli impegni”.

 
 

Vi riportiamo di seguito i virgolettati principali dell’odierna conferenza stampa svoltasi in Sala Arazzi, ancora sulla “vicenda Chievo”. Protagonista il sindaco Federico Sboarina, assieme al vice-sindaco Luca Zanotto e all’assessore Marco Padovani.
Il primo cittadino scaligero mette i puntini sulle “i”.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questa ormai famosa “vicenda Chievo” e il rapporto della società sportiva con noi, con il Comune di Verona. Gli organismi sportivi e la Federazione non hanno ammesso il Chievo alla Serie B, questo è un dato incontrovertibile. Sin da subito mi sono adoperato, attraverso numerosi contatti con il presidente della FIGC Gabriele Gravina (che ringrazio per la pazienza e tutto il tempo dedicatomi nelle lunghe conversazioni telefoniche) per capire comunque quali possibilità di prosecuzione avesse la storia sportiva di una squadra e del suo settore giovanile. Per riattivare le possibilità di iscrizione del Chievo Calcio ad una qualsiasi categoria professionale c’è soltanto il passaggio attraverso la giustizia ordinaria amministrativa.
Il sindaco – prosegue Sboarina – può intervenire solamente sull’attivazione dell’articolo 52 (comma 10) delle NOIF (Norme Organizzative Interne della Federazione) che scatta soltanto nella prospettiva di sparizione dell’unica squadra sportiva professionista in una città; capite bene che stiamo parlando di un’eccezionalità perché ci sono già altre squadre professionistiche in città come l’Hellas Verona e la Virtus. Nonostante questo, abbiamo comunque tentato un passaggio con l’art.52″

“Chiedo dunque, a questo punto, al presidente Campedelli di informarmi su quale sia stata la deroga che non ho richiesto, posto il fatto che l’unica a cui potevo appellarmi è stata definita, in seguito, irricevibile. Ora è compito della magistratura, non del Sindaco!

“Ricordo inoltre – prosegue Sboarina – che il Chievo ha un debito di 3 milioni con i cittadini veronesi che non paga dal 2014 per l’affitto dello stadio Bentegodi e andava a presentarsi agli organi sportivi come una società sana e con le carte in regola per iscriversi. Ed è stata proprio questa amministrazione la prima ad attivarsi per la riscossione di questo debito; sento invece – come sempre – tante persone che si riempiono la bocca di cose che non hanno fatto.

Il sindaco, infine, rivela un ulteriore retroscena della vicenda:
È da mesi inoltre che con il presidente Campedelli portavo avanti una serie di incontri e riunioni; dopo non poche difficoltà sono riuscito ad ottenere almeno una telefonata. Il presidente non si presentava agli incontri e solo dopo varie richieste ai dirigenti e avvocati sono riuscito a parlargli. Ho passato le vacanze – testimoni gli assessori Zanotto e Padovani – a monitorare la vicenda e a tempestare anche loro di telefonate. Se uno ha bisogno di un’urgenza – e lo sanno anche i giornalisti qui presenti – sanno che sono a disposizione.

Anche l’Hellas Verona ha un debito per i pagamenti dell’affitto stadio ma da diverso tempo sta regolarmente pagando. Abbiamo lavorato su tutti i fronti e fatto il possibile per venire incontro al Chievo dopo l’esclusione dalla Serie B. Quello che ha detto Campedelli è inaccettabile ed ingeneroso. Non si possono scaricare le responsabilità sugli altri di quello che è successo” – conclude il sindaco.

 
 

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