Richiedenti asilo a Erbezzo: il punto della situazione

 
 

Sono arrivati all’ex base Nato i primi 26 richiedenti asilo smistati a Erbezzo, precisamente in contrada Vaccamozzi (a qualche chilometro dal centro comunale). In un luogo che conta 7 residenti dovrebbero arrivare in tutto 80 ospiti.

La vicenda aveva avuto inizio nell’agosto di quest’anno, quando il sindaco di Erbezzo Lucio Campedelli si era recato dal Prefetto per chiedere spiegazioni riguardanti l’ex base Nato, tanto invitante per le cooperative che puntavano ad accaparrarsi il bando. Ha infatti agito così la Versoprobo (già attiva nell’altra veronese Roncolevà di Trevenzuolo) e l’inizio dei lavori da parte della cooperativa ha molto deluso l’amministrazione Campedelli, che voleva sviluppare le potenzialità turistiche della struttura.

Eppure, nonostante l’improvviso cambiamento di situazione, il Campedelli ha cercato una consolazione, auspicando un impatto positivo sull’economia locale. Quindi è stato chiesto alla Versoprobo di rifornirsi nelle attività del paese (farmacia, con cui è stata attivata una convenzione, tabaccheria e panificio). “Abbiamo avvertito da parte della cooperativa grande disponibilità a collaborare e a non creare disagi dice il sindaco, che quindi cerca un clima di distensione e assicura ai cittadini la volontà di coinvolgere gli ospiti in lavori utili per la comunità: “Gli faremo spalare la neve“, che detta così fa quasi ridere ma queste sono le esigenze di Erbezzo.

Meno disteso è il consigliere regionale di Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà Andrea Bassi, che si domanda se non si fosse potuta trovare un’altra situazione: “I progetti del Sindaco per la base Nato erano ben diversi, ma invece di tutelare la zona, il Prefetto ha ben pensato di portare preoccupazione e possibili disagi alle persone che, nonostante le difficoltà e le scomodità, hanno deciso di rimanerci“. Queste parole possono risultare non condivisibili ma è comprensibile che alcune persone anziane avvertano un apparente pericolo in questa situazione. Attenzione però a non spaventarli oltremodo.

Le ultime righe di Bassi sono la fotocopia di mille parole già dette, ma è invece interessante la sua denuncia alle Prefetture venete, ree a suo avviso di non comunicare, nonostante ripetuti solleciti e addirittura una mozione in consiglio regionale, dati certi sui richiedenti asilo recentemente arrivati in Regione e su quelli espulsi perché non in possesso dei requisiti per ottenere l’asilo politico. Condivisibili sono inoltre i suoi dubbi sulla strategica posizione di Vaccamozzi, a cinque minuti da Verona e fornita di una linea metropolitana che la collega ad essa in pochi minuti.

La critica è molto più nazionale nel comunicato della Lega Nord veronese firmato dal Senatore Paolo Tosato, che annuncia una sua visita a Erbezzo per “raccogliere le richieste e le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale“. L’augurio leghista è che oltre ai 26 già giunti nel paese della Lessinia non arrivi più nessun altro ragazzo richiedente asilo.

 
 

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