Parte il restauro dell’ex Arsenale. I dettagli

 
 

Per i cittadini e le cittadine veronesi è un sogno che si realizza. Del suo recupero se n’è parlato per decenni, impegnando le diverse amministrazioni in quello che nell’immaginario collettivo ha preso ormai la forma di un miracolo: restituire l’ex Arsenale alla città, togliendolo dal degrado e trasformandolo in uno spazio unico nel suo genere, per storia, caratteristiche architettoniche e posizione. Uno spazio pubblico, sempre aperto, che troverà nella centralità della socializzazione la sua vocazione primaria, con luoghi e attività per famiglie, giovani e anziani. Uno spazio anche culturale, dove per la prima volta i depositi dei musei cittadini diventeranno esposizioni permanenti aperte al pubblico e dove la grande area verde tra i vari edifici fungerà da cerniera tra il compendio e i quartieri vicini.

Si parte con la Palazzina di Comando e la Corte Centrale. Sono questi gli edifici per il cui recupero e riqualificazione sono stati avviati  in questi giorni i lavori, insieme a quelli relativi alle reti impiantistiche a servizio degli edifici stessi, le opere di bonifica e messa in sicurezza ambientale permanente e a verde delle aree esterne della porzione centrale del complesso.

Lo sforzo profuso dall’Amministrazione in questo anno e mezzo per mettere in sicurezza il finanziamento di 18 milioni del Pnrr, ora proseguirà insieme ai progettisti e alla ditta esecutrice dei lavori per rispettare i tempi e restituire alla città questi spazi entro il 2026, un progetto che ha l’ambizione di applicare le tecniche del restauro scientifico ad un contesto che dovrà continuare a raccontare la propria storia.

“Oggi, grazie alla consegna dei lavori per la riqualificazione e rifunzionalizzazione della parte centrale dell’Arsenale, assistiamo ad un momento storico per la nostra città- afferma la vicesindaca e assessora alla Pianificazione urbanistica Barbara Bissoli-. Il mio ringraziamento va agli uffici che hanno messo in campo un impegno straordinario sia per la consegna dei lavori, che per mettere in sicurezza i contributi PNRR. Abbiamo recepito le destinazioni che sono state frutto di una fase di ascolto della cittadinanza e per questo la Corte centrale sarà destinata a servizi per la comunità e luogo di ritrovo per la cittadinanza stessa.

La Palazzina di Comando ospiterà il Polo Museale andrà invece ad integrare il Museo di Castelvecchio e il Museo di Storia Naturale con spazi ampi, grazie alla nuova formula dei poli museali visitabili, che consentono l’accesso a quanto normalmente rimane negli archivi e nei depositi dei musei.

Il finanziamento PNRR impone il termine dei lavori entro marzo 2026; in questo intervallo di tempo si dovrà provvedere agli allestimenti e confidiamo di aprire le porte alla città nell’estate 2026. Non ultimi, gli spazi verdi che intercorrono tra la palazzina di comando e l’edificio 2, spazi importanti per la socialità a beneficio di cittadine e cittadini”.

La vicesindaca è intervenuta anche sugli edifici non compresi in questo lotto di lavori: “Si apre ora una fase di ideazione di un piano di gestione dell’intero complesso dell’Arsenale che mantenga le funzioni pubbliche, già individuate dalla precedente Amministrazione, nella Palazzina di Comando e nell’Edificio 2 della Corte Centrale e individui funzioni anche in parternariato pubblico/privato nella Corte Ovest e nella Corte Est, che il programma “ARS DISTRICT” destinava rispettivamente a sede dell’Accademia di Belle Arti e a Mercato Urbano, entrambe modificabili. In particolare, il fatto che l’Accademia di Belle Arti abbia recentemente espresso il fermo intendimento di voler mantenere Palazzo Verità-Montanari quale sede, rimette in gioco funzioni e destinazioni della Corte Ovest”, ha concluso la vicesindaca Bissoli.

Informazioni tecniche. L’intervento si inserisce all’interno del progetto definitivo «ARS DISTRICT – IL PARCO DELL’ARSENALE» per la rifunzionalizzazione dell’intera area, approvato in linea tecnica dalla Giunta comunale con la delibera n. 1203 del 20 dicembre 2022, che ha recepito – quanto alle funzioni e alle destinazioni insediabili – il lavoro di studio e di ascolto della cittadinanza svolto dal Politecnico di Milano alla fine del 2017, con la Commissione consiliare temporanea allo scopo costituita dalla precedente Amministrazione comunale.

L’unitarietà del progetto, in conformità alle specifiche richieste formulate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio assicura, con una proposta organica di restauro e di rifunzionalizzazione, la coerenza tra tutti i singoli elementi e i lotti in cui è stato articolato l’intervento nel suo complesso.

Nello specifico, l’appalto oggetto dei lavori avviati si compone di due lotti “progettuali”, integrati tra loro, dei sei complessivi, identificati come “Lotto 1”, finanziato con fondi propri dell’Amministrazione comunale e con fondi regionali e come “Lotto PNRR”, interamente finanziato con fondi dell’Unione Europea.

La progettazione e direzione dei lavori è stata affidata, a seguito della relativa procedura di gara, al Raggruppamento temporaneo di professionisti costituito tra Politecnica Società Cooperativa (mandataria), De Vita & Schulze Architetti, F&M Ingegneria S.p.A., COPRAT, Monica Endrizzi Restauro Artistico Conservativo, Sama Scavi Archeologici.

I due Lotti, seppur distinti, necessitano di una cantierizzazione organica ed unitaria da parte di un unico operatore con idonei requisiti, individuato all’esito della relativa gara pubblica nella Fratelli Navarra s.r.l. di Milano. Tale presupposto consente l’ottimizzazione delle fasi lavorative, l’eliminazione del rischio di interferenza tra operatori differenti, l’ottimizzazione dei costi della sicurezza nonché la programmazione degli interventi in coerenza con gli obiettivi e i termini stringenti del Lotto PNRR. Allo stesso tempo, la loro suddivisione permette di gestire obblighi e adempimenti normativi specifici, legati alle diverse forme di finanziamento.

Come anticipato, il Lotto 1 prevede la realizzazione delle reti impiantistiche a servizio degli Edifici 1 e 2 (oggetto di recupero e riqualificazione) e la realizzazione delle opere di bonifica e messa in sicurezza ambientale permanente delle aree scoperte della Palazzina di Comando e della Corte Centrale del compendio.

La relativa spesa per complessivi euro 5.685.832,62 di cui euro 3.198.639,96 (oltre IVA) per lavori, è finanziata con fondi propri dell’Amministrazione comunale per Euro 4.690.000,00 e con fondi della Regione Veneto per Euro 995.832,62, stanziati per le opere di bonifica.

Il Lotto “PNRR” prevede invece il restauro della Palazzina di Comando (Edificio 1) e della Corte Centrale (Edificio 2), costituito da tre ali identificate come 2a, 2b e 2c, nonché la realizzazione delle opere di finitura e opere a verde dell’area esterna centrale, costituita dalle aree denominate “Corte centrale”, “Corte centrale nord” e “Esplanade”, per una superficie riqualificata, tra edifici e aree esterne, di 31.000 mq.

La relativa spesa per complessivi euro 18.268.000,00 di cui euro 15.142.512,55 (oltre IVA) per lavori, è interamente finanziata con fondi dell’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR (Missione 5 Componente 2 – Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale).

In conformità alle previsioni contenute nel programma “ARS DISTRICT”, la Palazzina di Comando sarà il punto di accesso all’intero compendio dell’Arsenale, accoglierà spazi e funzioni inerenti il progetto complessivo di riordino e potenziamento del sistema museale del Comune, in particolare la biblioteca di Castelvecchio e i depositi visitabili del Museo di Storia Naturale, dotati di sale lettura, laboratori, aule per studio e didattica.

L’Edificio 2 ospiterà invece spazi dedicati alla collettività: spazi per le famiglie, uffici di co-working, spazi per attività teatrali e laboratori e una sala polifunzionale. La parte centrale dell’edifico 2a ospiterà poi gli uffici della polizia locale, attualmente presenti nell’edificio 11.

Rispettati gli obiettivi intermedi (milestone e target) fissati dal PNRR ai fini del mantenimento del finanziamento; l’appalto dei lavori principali è stato aggiudicato entro il 30 settembre 2023, il contratto è stato stipulato entro il 30 novembre 2023,  e più precisamente in data 29 novembre 2023 per un importo di euro 15.437.930,62 (oltre IVA).

I prossimi obiettivi PNRR fissano al 30 settembre 2024il pagamento di almeno il 30 per centro dello stato di avanzamento dei lavori e al 31 marzo 2026 la fine del lavori.

Alla conferenza di presentazione del cantiere hanno partecipato la dirigente Direzione Tutela e valorizzazione edifici monumentali del Comune Raffella Gianello, che ha ricordato i lavori per la sistemazione delle coperture avviati nel 2021 e in fase di ultimazione per un importo di 9 milioni di euro, alcuni dei progettisti coinvolti e i rappresentanti della ditta che si è aggiudicata i lavori.

Per i progettisti sono intervenuti gli architetti  Alessandro Uras e Giovanni Loche di Politecnica, capofila di progetto, l’architetto Maurizio De Vita, dello Studio De Vita & Schulze, e Attilio Navarra, della ditta Fratelli Navarra.

“Il restauro dell’Arsenale di Verona, con l’intervento Ars District, mira a diventare il cuore pulsante della città e di tutti i suoi cittadini: la cultura come motore di recupero. Il raggruppamento di professionisti, di cui Politecnica è capofila – ha spiegato Alessandro Uras, architetto di Politecnica – ha messo a servizio di questo progetto complesso e articolato una pluralità di competenze. Grazie ad un approccio multidisciplinare, abbiamo esteso l’orientamento ecologico alle aree verdi circostanti e raggiunto soluzioni progettuali sostenibili con un significativo miglioramento energetico nel rispetto dei caratteri tipologici e costruttivi”.

“In una società che sta rinunciando alla vita sociale, la spinta da parte dell’Amministrazione nel trovare, in questo progetto, la centralità dei rapporti sociali è meritoria – ha detto De Vita-. Per noi la sfida è far sì che questi spazi si rinnovino senza perdere la capacità di raccontare la propria storia”.

“Siamo contenti che, dopo anni in cui se ne parlava, il progetto parta con anche il nostro contributo- ha aggiunto Navarra-. Abbiamo incontrato un’amministrazione capace ed efficace e professionisti dedicati, sarà un’esperienza di lavoro davvero importante”.

 
 

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