Oltre 10 mila in Piazza dell’Arsenale, per la prima tappa del World Food & Music Festival

 
 

Successo di presenze e partecipazione per la prima tappa del “World Food & Music Festival”, targato Cucine a Motore.

Un tour che quest’anno si declina in internazionalità e interculturalità, portando non solo i cibi e i sapori dei diversi Paesi partecipanti (15 food truck presenti), ma anche musica e intrattenimento con un cartellone artistico eterogeneo e intergenerazionale.

Una tre giorni che ha visto, nella suggestiva Piazza dell’Arsenale, situata fronte Castelvecchio, oltre 10 mila presenze. Una tre giorni partecipata, viva. Un festival per tutti, capace di coinvolgere, intersecando nell’offerta artistica, diverse generazioni. Un’osmosi penetrante, vibrante.

Si è partiti venerdì sera con la festa irlandese e con il folk degli Alban Fùam, per proseguire il sabato con la danza del ventre, a cura di Carmen Fattori, e l’arte circense/acrobatica dei Cores da Bahia. Un momento di spettacolo intenso, coinvolgente, che ha visto la presenza di tantissime famiglie.

La giornata di sabato è stata anche l’occasione per ballare con i dj set di Mr. White e The Lovers.

La domenica, in chiusura, spazio alla danza popolare e alla musica dell’Orchestra Mosaika. 

E’ stata una vera e propria celebrazione dell’internazionalità. Un’intensa armonia e connubio tra sapori enogastronomici tra loro diversi, tra culture provenienti da diverse regioni d’Italia e diversi Paesi del mondo.

Il tour prosegue il prossimo weekend a Brescia in Piazza Tebaldo Brusato (dal 17 al 19 maggio), per tornare nel veronese il prossimo mese: appuntamento a Villafranca di Verona dal 14 al 16 giugno, di fronte al castello scaligero.

Alessandra Biti, presidente Studioventisette: “E’ stato davvero bello vedere la grande partecipazione di un pubblico e di una platea eterogenei. Dai più piccoli ai più grandi, passando per i tanti giovani e famiglie presenti. Un evento che ha visto tutti insieme e che ha voluto celebrare la contaminazione tra le diverse culture, attraverso la buona cucina, la buona musica e la danza. E’ stato il modo per raccontare le culture di popoli a noi diversi, attraverso dei saperi e dei sapori capaci di arrivare e parlare in maniera diretta alle persone. Una vera festa internazionale, che ha visto insieme tutte le generazioni, in modo positivo e volto alla conoscenza di altre culture”.

 
 

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