Nomina senza confronto del presidente e del consiglio della Camera di Commercio

 
 

Nomina, senza confronto, del presidente e del consiglio della Camera di Commercio di Verona. Uil Veneto-Verona: “Il Sindacato ed i lavoratori sono vittime di un black out nelle relazioni e nei rapporti che dovrebbero essere valori imprescindibili di una società giusta”.

“Pensavamo di essere in democrazia dove il dialogo e la partecipazione nelle scelte dovrebbero essere protagoniste. Invece scopriamo l’amara verità che evidenzia come, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad un forte impoverimento delle relazioni tra i vari attori della vita economica e sociale della provincia veronese. A questo si aggiunge che il mondo del lavoro dipendente e dei pensionati sta vivendo tempi bui in cui viene sempre più marginalizzato nelle scelte economiche e nei processi decisionali delle istituzioni e delle aziende a partecipazione pubblica. Quello che vediamo ogni giorno, cioè che le scelte ci vengono imposte dall’alto e che siamo costretti a subirle, non ci piace affatto. Chiediamo un’inversione di marcia perché, va ricordato, l’arricchimento e la crescita di una società camminano pari passo con la condivisione”.

Il coordinatore della Uil Veneto-Verona, Giuseppe Bozzini, interviene sul rinnovo, non condiviso con i consiglieri, del presidente e del consiglio della Camera di Commercio di Verona, “bollando questa presa di posizione come una pericolosa deriva che rischia di aprire un conflitto sociale nei luoghi di lavoro e nella società”.

“Quando parliamo della Camera di Commercio – dice Bozzini – parliamo di un ente strategico sia per lo sviluppo che per la presenza di componenti del consiglio camerale negli enti più importanti di Verona come la Fiera, l’Aeroporto, l’Ente Lirico, ecc. Per questo motivo non è possibile che vengano predeterminati ruoli e incarichi senza una condivisa strategia che coinvolga tutto il mondo delle imprese e del lavoro. E’ inaccettabile che la Camera di Commercio possa indicare, nei vari ruoli delle aziende pubbliche partecipate che presiedono allo sviluppo, rappresentanti di categorie che non rispettano il lavoro, che non rinnovano i Contratti Nazionali di lavoro. Così facendo si impoveriscono i redditi dei lavoratori, si favorisce il lavoro nero e sottopagato, un lavoro insicuro, si mettono in discussione qualità dei servizi e dei prodotti”.

Bozzini sottolinea come la mancanza di confronto possa avere dure ripercussioni anche nella sanità. “Di fronte all’invecchiamento della popolazione ed il conseguente aumento delle persone anziane – commenta- la richiesta di maggiori servizi socio assistenziali non trova risposta, così come la forte carenza di personale e di medici rischia di impoverire la sanità pubblica e il servizio ai cittadini. L’Ulss 9 Scaligera e la sua Dirigenza ad oggi non hanno aperto le loro porte per un dialogo costruttivo con chi rappresenta una forte componente di anziani e dei loro bisogni, per discutere proposte e soluzioni, lasciando che si formino lunghe liste di attesa per le visite mediche e per l’accesso alle case di riposo, creando così una forte discriminante nei confronti delle persone più povere e sole per poter accedere ai servizi socio-sanitari”.

Altro tema caldo, per la Uil Veneto-Verona è quello dell’energia: “La fusione societaria tra AGSM Verona e AIM Vicenza e la creazione di una nuova società di servizi per l’erogazione dell’energia e del gas nel nostro territorio è stata fortemente voluta dai sindaci di Verona e di Vicenza e dalla dirigenza delle Aziende. Il momento particolare che stiamo vivendo con la crisi energetica ed il cambiamento determinato dal superamento delle norme esistenti in termini di maggior tutela delle tariffe (bollette per i cittadini) avrebbe la necessità di essere monitorata e verificata. E’ fondamentale di fronte a questo scenario cercare di promuovere una sinergia tra le aziende pubbliche partecipate per aumentare i servizi e ridurre le tariffe. Da più di un anno, però, aziende e comuni non dialogano e rifiutano il confronto con chi rappresenta il mondo del lavoro e la parte più debole del sistema economico e sociale”.

“Come Uil Veneto-Verona – conclude Bozzini – intendiamo aprire un confronto con tutte le nostre categorie e con i pensionati per decidere le azioni da mettere in campo anche con Cisl e Cgil per riportare il lavoro e le persone al centro dello sviluppo per una società veronese più giusta”.

 
 

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