Made in Italy: quali le nuove frontiere

 
 
“I nuovi scenari del Made in Italy ed il ruolo del Manager tra rischi ed opportunità”

Lunedì 4 dicembre 2017 – Ore 20.30

Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere Via Leoncino, 6 – 37121 Verona

Saluti: Otello Pozzi Presidente dell’Associazione Italia – Stati Uniti d’America di Verona Moderatore: Matteo Bernardelli Giornalista

Relatori:

  • Riccardo Giumelli, docente di sociologia dei processi culturali presso l’Università di Verona e editorialista di “La Voce di New York”;
  • Flavio Innocenzi, Direttore del Consorzio di tutela del formaggio Asiago e Consigliere OriGIn;
  • Gabriella Reniero, Partner Praxi IP consulenza proprietà intellettuale.

Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Mai come oggi il Made in Italy ha avuto un richiamo tanto forte nei mercati internazionali; e mai come oggi è stato oggetto di imitazione; tema, questo, di cui si dibatte sovente, ma quasi sempre sulla base di categorie a matrice ideologica, che si limitano ad etichettare come contraffazione qualunque tipo di richiamo all’Italia.

In realtà lo scenario è più complesso ed i fenomeni che generano questa corsa all’utilizzo di bandiere, simboli o richiami all’Italia hanno spesso una ragione storica o comunque più articolata e complessa di come possa sembrare.

Le dinamiche globali in atto, poi, acuiscono tale complessità ed in un certo senso rendono ancora più appetibile il Made in Italy, in particolare da parte di soggetti industriali che non hanno necessariamente un legame con uno specifico territorio o che, ad esempio nel settore alimentare, sono espressione di paesi a bassa cultura gastronomica.

Questi ultimi, attraverso richiami improbabili e politiche di mercato aggressive, possono dare del filo da torcere alle nostre imprese. E’ qui che subentra il ruolo del manager, chiamato ad interpretare, scomporre e gestire la complessità attraverso gli strumenti professionali di cui dispone.

Distinguere tra rischi ed opportunità, infatti, è spesso una questione legata alla percezione del problema.

Partendo dalla presentazione di punti di vista tra loro diversi ed illustrando come la percezione del Made in Italy possa essere diversa, a seconda che sia visto da noi o dagli altri, nel corso dell’iniziativa verranno descritte le principali dinamiche globali in atto ed i conseguenti rischi ed opportunità per le nostre produzioni, soprattutto per quelle più legate ai territori di origine, come ad esempio i prodotti ad indicazione geografica (DOP, IGP).

Proprio questo scenario di complessità rende quanto mai attuale il ruolo del manager, chiamato a dare un contributo concreto nel processo di creazione e di mantenimento del valore, espandendo il raggio d’azione dell’impresa e analizzando la realtà da più punti di vista.

L’evento è promosso da Manageritalia, organizzazione che si pone come interlocutore di riferimento per lo sviluppo della cultura manageriale.

Manageritalia, Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato rappresenta, in Italia, oltre 35.000 manager e alte professionalità del terziario; occupandosi di promuovere il loro ruolo e di contribuire – insieme alle istituzioni politiche e alle organizzazioni economiche, sociali e culturali, nazionali ed internazionali – alla crescita economica e al progresso sociale del paese.

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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