L’accusa di Croce: “Indagati gli sponsor di Flavio Tosi”

 
 

Michele Croce, candidato sindaco del movimento Verona Pulita, denuncia la vicinanza del sindaco Flavio Tosi a personaggi vicini alla ‘Ndrangheta e colpiti oggi da provvedimenti cautelari:

“Alfonso Giardino è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare, mentre Francesco Giardino è stato colpito dall’obbligo di dimora, entrambi con l’accusa di estorsione. Questi signori fanno parte della famiglia di costruttori crotonesi su cui i Carabinieri di Crotone avevano già scritto: «Dal complesso delle intercettazioni sono emersi i rapporti tra i Giardino e amministratori locali di Verona: da una parte si ricava il loro (dei Giardino ndr) sostegno elettorale fornito all’attuale amministrazione comunale facente capo al sindaco Tosi; dall’altra si rileva il rapporto con l’assessore Marco Giorlo (ex assessore allo Sport) per ottenere appalti pubblici».

“Già il pentito Luigi Bonaventura – continua Croce – aveva parlato di un summit di mafia in Calabria a cui erano presenti proprio i Giardino, riconoscendo loro caratura criminale. Flavio Tosi ha consentito a queste persone di raggiungere il cuore dell’amministrazione pubblica. Non si può attendere, il sindaco rassegni immediatamente le dimissioni perché due sono le cose: o ha accettato il sostegno dei Giardino non conoscendo la pericolosità di queste persone o li ha accolti sapendo perfettamente chi erano. In entrambe le ipotesi è inadeguato a guidare Verona. A breve renderò note alcune novità sconvolgenti sui legami sporchi di questi personaggi con l’amministrazione locale”.

 
 

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