La graduatoria senza gradi

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

c’erano una volta le selezioni del personale artistico dell’arena di verona che servivano a integrare le fila del coro dell’orchestra e del ballo. Tutte queste selezioni erano mirate a reperire le migliori professionalità sul mercato, una volta trovati gli artisti questi venivano ordinati nelle graduatorie per voto, che in qualche modo definiva un ordine di qualità e di esigenza da parte della direzione, inoltre il voto essendo un metodo dirimente, non poteva certo prestarsi ad alcuna interpretazione, in questo modo sia la direzione che i lavoratori o gli aspiranti tali avevano strumenti chiari di verifica.
Adesso invece: alla maniera di Mike Bongiorno potremmo dire ALLEGRIA!!! le regole non esistono più, il concorrente fa una prova, se idoneo ha un voto, viene stilata una graduatoria in base al voto espresso dalla commissione, ma la direzione si riserva di chiamare chi vuole dalla graduatoria che lei stessa ha stilato; un liberi tutti che in barba alle leggi vigenti, ai contratti collettivi applicati, lascia tutti con la netta sensazione che le leggi, gli accordi nazionali e aziendali siano uno strumento vetusto, che il mondo è di chi se lo prende. Un allegro “Far West”.
E se i bandi non fossero regolari per un vizio di forma???

G.o.L.O

 
 

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