Influenza e Covid, nessuna criticità per le infezioni di stagione

 
 

Il periodo critico per il picco di epidemia influenzale, rappresentato dalle festività natalizie, si è concluso in Aoui senza particolari emergenze. La Uoc di Pneumologia, diretto dal dottor Claudio Micheletto, ha infatti fatto fronte all’aumento dei ricoveri, sia in reparto sia nella struttura di terapia semintensiva per la ventilazione non invasiva. Anche l’aumento di positività da Covid ha dato una ospedalizzazione molto limitata.

 

Patologie infettive stagionali respiratorie. L’aggiornamento clinico mostra come i ricoveri dell’ultimo mese siano essenzialmente dovuti alla particolare forma aggressiva dell’influenza. Le caratteristiche dell’epidemia di quest’anno sono tornate ad essere quelle classiche pre-Covid, perché durante i tre anni di pandemia le mascherine e il distanziamento hanno limitato la diffusione influenzale. Mancando da qualche anno, quella 2024 è stata un’epidemia particolare con sintomi sicuramente più accentuati a partire da accentuati rialzi febbrili, così come i disturbi post influenza.

Per quanto riguarda il Covid e l’aumento dei casi di positività, va detto che è una malattia nettamente differente da quella che abbiamo conosciuto negli ultimi tre anni. Nella grande maggioranza dei casi le persone sono facilmente gestibili a domicilio con farmaci sintomatici, le ospedalizzazione sono molto limitate ai casi di pazienti fragili,  come gli anziani nei reparti di Geriatria e quelli che presentano comorbidità. Pochi i casi di polmonite da Covid.

 

AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri). Per il prossimo biennio il dottor Micheletto è stato eletto presidente nazionale dell’associazione che rappresenta oltre 1600 membri. Ha una struttura piramidale che vede all’apice un Comitato esecutivo con 10 membri, un consiglio direttivo con 39 membri e un consiglio in ogni regione d’Italia. Molto ben radicata nel territorio, l’associazione è attenta anche alle realtà locali. Nel suo ruolo istituzionale, AIPO si avvale anche della Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia.

 

Alla conferenza stampa erano presenti: Callisto Bravi, direttore generale AOUI Verona; Claudio Micheletto, direttore UOC Pneumologia e neoeletto Presidente nazionale AIPO, dott.ssa Giuliana Festi, pneumologa vicaria del direttore; Domenico Maresca, pneumologo responsabile Unità Semintensiva respiratoria.  

 

Bravi: “Se la medicina non va avanti non è che resta ferma, torna indietro rispetto ai progressi scientifici. L’importante incarico nazionale del dott Micheletto, a cui faccio i complimenti, è testimonianza dell’altissima professionalità Aoui nella pneumologia. Grazie al dottor Micheletto le idee innovative di Verona potranno diventare patrimonio di tanti. Penso ad esempio, al grande tema delle infezioni ospedaliere e all’antibiotico resistenza, che ogni anno registra in generale una mortalità del 7%. La Pneumologia è uno dei reparti che per primo intercetta queste forme e che è in stretto contatto con le Malattie infettive sull’innovativo progetto di riduzione delle infezioni”.

 

Micheletto: “Per quanto riguarda le infezioni stagionali, posso dire che in Aoui, rispetto ad altre realtà nazionali, questo periodo è stato gestito molto bene, nel senso che non abbiamo avuto particolari momenti di criticità anche nei quattro giorni di festività natalizie di cui eravamo preoccupati. Grazie all’impegno di tutti i reparti interventistici, come la Geriatria e la Medicina dell’urgenza, non abbiamo avuto criticità, dimettendo anche nei giorni di Natale e Santo Stefano. L’epidemia influenzale quest’anno ha avuto certamente caratteristiche diverse dai tre anni scorsi, quando isolamento e mascherine Covid avevano molto limitato la diffusione dell’influenza. Quest’anno siamo tornati ad avere un’epidemia classica con sintomi sicuramente più accentuati, mentre per il Covid c’è stata una limitata ospedalizzazione perché è una malattia diversa da quella che abbiamo conosciuto. Per la gestione dei casi più complicati abbiamo assicurato i letti della Semintensiva respiratoria per la ventilazione meccanica non invasiva, ma si è trattato di pochi casi.

Per quanto riguarda il mio incarico alla guida di Aipo, ringrazio l’Azienda ospedaliera perché è una struttura di alti volumi e di elevata competenza che favorisce la crescita professionale. Gli pneumologi italiani hanno dimostrato grande professionalità, adattandosi in questi anni alle necessità delle rispettive Azienda, aumentando i posti letti e dimostrando l’importanza del loro lavoro. I prossimi anni serviranno a consolidare tutto questo, con le Semintesive respiratorie che sono state più o meno strutturate in tutte le realtà nazionali, grazie alla tecnologia Covid e all’aumento delle Scuole di specialità in Italia. Dal 202° siamo passati da 100 a 400 specializzandi, per un totale di circa 1.200 medici. Nei prossimi anni non avremo problemi di personale perché avremo un numero adeguato di specializzandi mentre prima non era così scontato. La nostra Pneumologia si è già consolidata con un ottimo organico in grado di svolgere tutte le funzioni: broncoscopia, ambulatori, endoscopia e broncoscopia d’emergenza nelle 24 ore adulti e bambini, reperibilità H24”.

 

Festi: “Nel nostro reparto gestiamo pazienti sempre più anziani, pazienti complicati e pazienti che molto spesso riceviamo dalla Terapia intensiva. Si tratta di persone che sono degenti da tempo, a rischio di patologie infettive, per le quali dobbiamodiagnosticare in tempo le infezioni ospedaliere da germi molto spesso multiresistenti. Dobbiamo isolare il germe, determinarne le sensibilità, impostare le terapie e isolare il paziente. Altrettanta attenzione serve per la tubercolosi, malattia a bassa incidenza numerica e quasi scomparsa, ma è una patologia che richiede di non abbassare mai la guardia. In azienda c’è un grosso impegnoper garantire la sicurezza di tutti, compresi i dipendenti”.

 

Maresca: “Il ruolo della Seminitensiva respiratoria è sempre più centrale in un moderno reparto di Pneumologia, aiuta la gestione nelle insufficienze respiratorie infettive dei mesi invernali. La nostra struttura è stata creata nel 2021 grazie alle competenze e all’esperienza del Covid, ed è stata importante nella gestione dell’epidemia influenzale per la ventilazione non invasiva del paziente”.

 

UOC Pneumologia. Equipe medica composta da 13 pneumologi oltre al direttore, dottor Claudio Micheletto. Nel reparto sono presenti 18 posti letto, di cui 8 di Semintensiva per pazienti sottoposti a ventilazione non-invasiva. Le stanze di cui disponel’Unità sono 10: 5 di degenza a due letti, 3 di Semintensiva a due letti e 2 stanze singole.

Oltre ai pazienti acuti che hanno bisogno di ricovero, l’UOC ha incura anche centinaia di pazienti in follow-up ambulatoriale. Si occupa, infatti tra gli altri, anche della diagnosi e cura delle Interstiziopatie polmonari e sarcoidosi, dei pazienti con insufficienza respiratoria cronica in ossigeno e/o ventiloterapia domiciliare.

La Pneumologia di Borgo Trento è Centro regionale per la diagnosi e trattamento malattie rare polmonari, in particolare fibrosi polmonare idiopatica e sarcoidosi e per la prescrizione dei farmaci anti-fibrosanti delle patologie polmonari interstiziali.

Partecipa al gruppo multidisciplinare sul trattamento dell’asma bronchiale nell’età di transizione e al gruppo multidisciplinare GIVOP su diagnosi e trattamento delle neoplasie polmonari.

 
 

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