“Il molto dilettevole Giuoco dell’Oca. Storia Immagini Musica Teatro”: in Civica una mostra dedicata

 
 

Ripercorrere la storia d’Italia del’900 in chiave divertente: è l’obiettivo della mostra “Il molto dilettevole Giuoco dell’Oca. Storia Immagini Musica Teatro”, 50 tabelloni donati dalla compagnia teatrale Gino Franzi alla Biblioteca Civica.

L’originale collezione, con pezzi stampati tra il 1930 e il 1980 (eccezione un gioco del 1648), sarà ospitata nella dal 12 aprile al 25 maggio, nella protomoteca e negli spazi della biblioteca ragazzi. L’iniziativa è promossa dalla compagnia Gino Franzi in collaborazione con il Comune, con lo scopo di utilizzare il sempreverde gioco come strumento didattico e sociale, oltre che ludico; la mostra, inoltre, si inserisce in un più ampio progetto culturale che prevede una serie di eventi collaterali legati al tabellone con caselle e pedine.

Il 4 maggio, alle 21 nella sala Farinati della Biblioteca civica, sarà possibile assistere alla versione drammatizzata del Gioco dell’oca, in cui cantanti, banditori, e ballerine metteranno in scena una versione artistica del tabellone realizzato dalla Gino Frinzi, “La storia d’Italia”: un percorso in 63 caselle che ripercorre, in chiave storico-musicale, la storia d’Italia dei primi sessant’anni del Novecento. In programma anche una serie di incontri intergenerazionali per nonni e bambini, in biblioteca, ed eventi e spettacoli nei centri anziani e nelle case di riposo di Verona.
Ingresso libero ma con posti limitati per lo spettacolo (circa 100 posti a sedere).

Una donazione – ha affermato l’assessore alla Cultura Francesca Briani a beneficio di tutta la città, che può ripercorrere la storia d’Italia attraverso il gioco. Se poi, la forma ludica diventa anche strumento didattico, di condivisione, stimolo e aggregazione, assume un valore sociale di assoluto rilievo per la comunità”.

Di seguito alcuni titoli dei tabelloni in mostra: il novo et piacevole gioco del pela il chiu’ (1648), gioco dell’oca geografica (1910), giuoco del rugby o pallone ovale (1920),giuoco del calcio (1920), le corse dei cavalli (1930), la conquista dell’abissinia (1936), alla conquista economica dell’impero (1937), pinocchio (1937), giuoco dell’oca natalizia (1943), caccia al ladro (1940), il grande viaggio (1950), il gioco dei reali (1950), le elezioni non sono un gioco (1953), 1000 miglia (1956), colombo alla scoperta delle indie occidentali (1960), il gioco del patentone (1965), il gioco dello scudetto (1970), playman gioco dell’oca sexy (1971), il gioco del si può (1980).

Presenti alla conferenza stampa il presidente della compagnia Gino Frinzi Stefano Modena, le curatrici della mostra Lorenza Roverato e Chiara Rigoni, Barbara Baldo di Ippogrifo produzioni.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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