Il Bilancio del Festival Areniano del 2020, ne parliamo con Alessandro Gennari

 
 

Com’è andato il Festival Areniano nell’epoca post Coronavirus? Verona News ha intervistato il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Alessandro Gennari, critico sulla gestione di questo 2020.

Riproponiamo un estratto delle dichiarazioni del consigliere Gennari pubblicate in un precedente articolo sul nostro giornale.

“A Verona sono state programmate 11 serate di cui una sola con un titolo d’opera: Gianni Schicchi di Puccini, questo tra l’altro è l’evento che sembra abbia ottenuto maggiore affluenza da parte del pubblico, segno evidente che a Verona ci si aspetta di assistere a produzioni d’opera, nella grande tradizione areniana.

Indubbiamente la nostra meravigliosa sovrintendente Cecilia Gasdia ha invitato nomi eccellenti e prestigiosi per conferire lustro e attrattiva alla mini stagione targata Covid 19, tuttavia, nonostante i suoi sforzi e quelli del sagace, fantasioso e preparatissimo, vice direttore artistico Dott. Stefano Trespidi, questa edizione del Festival 2020 dell’Arena di Verona è destinata ad essere ricordata come la più desolata e a tratti grottesca stagione mai vista dal 1913 in poi. Se avesse avuto coraggio e fantasia il duo Gasdia/Trespidi avrebbe potuto allestire almeno tre titoli, magari in forma scenica ridotta, con un unico intervallo e con un impianto scenico fisso. Si sarebbero potute programmare almeno 20 serate per dare un po’ d’ossigeno agli albergatori ed ai ristoratori del centro di Verona che hanno patito più di tutti questo stop forzato dei mesi scorsi. E invece NO! Queste due illuminate intelligenze che dirigono il più grande teatro all’aperto del mondo, si sono accontentate di fare una stagione di concerti, per altro fiacchi e senza ambizione. La loro mancanza di idee li ha indotti ad invitare ancora una volta e per più serate l’immancabile Placido Domingo con relativi strascichi dell’opinione pubblica, e l’inossidabile Leo Nucci, che ormai cavalca parallelamente la doppia carriera di cantante e regista, rischiando così di nuocere 2 volte e nella stessa serata per inadeguatezza conclamata in entrambi i ruoli. (Leggi articolo completo)

 
 
Classe 1995, laureata in Consulenza del Lavoro, cinefila incallita. Italiana con origini americano-portoricane costantemente critica nei confronti degli USA. Ho capito che fare giornalismo è il mio scopo sociale, che seguo con la tenacia di un Capricorno ma soprattutto con lo spirito di chi ha detto "My life is my message."

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