I mille volti dell’ipnosi

 
 

Sette incontri gratuiti, a partire dal 21 aprile, promossi dall’Istituto “H. Bernheim” per svelare i segreti dello stato modificato di coscienza che trova oggi applicazione in vari campi: dal benessere psicofisico alla clinica.

Ipnosi, questa sconosciuta. Le sue applicazioni si estendono ai campi più vari: dal benessere psicofisico alla clinica, tanto che in tempi recenti anche la scienza si sta impegnando per fornire dimostrazioni strumentali sulla sua efficacia. 

Sul tema esiste ancora poca chiarezza. Ed è per questo che, da aprile a dicembre, l’Istituto Ipnosi “H. Bernheim” di Verona, in collaborazione con l’Associazione Pierre Janet di Mantova, organizza il ciclo di sette incontri “I mille volti dell’ipnosi” rivolto sia a professionisti del settore e a sanitari che alla cittadinanza in generale. 

Il primo appuntamento è in programma venerdì 21 aprile, alle 18, presso il Circolo Ufficiali di Castelvecchio. Interverrà il gastroenterologo e ipnoterapista Franco Ferrarini il quale, a partire dallo spunto “Le emozioni fra arte e mente”, racconterà della condivisione emozionale tra l’artista, l’opera e chi osserva nell’atto creativo. Questo per dimostrare che l’ipnosi non è altro che uno stato modificato di coscienza che chiunque può sperimentare in diversi momenti della giornata e in particolari situazioni: durante la contemplazione di una creazione d’arte, il coinvolgimento in una danza, nel cercare uno stato di auto-rilassamento. Nei contributi delle neuroscienze si cercheranno poi le spiegazioni di questi fenomeni. 

Fondato nel 1968 dal Prof. Gualtiero Guantieri, l’Istituto si occupa di ricerca, studio e divulgazione dell’ipnosi scientifico clinica. Hanno finalità divulgativa anche i successivi incontri in calendario, a cadenza mensile, sempre di venerdì: il 19 maggio si parlerà di “Disturbi psicosomatici: quando il legame mente e corpo prevale su quello mente e spirito?”; il 9 giugno di “Caso e necessità, serendipity e sincronicità”. 

Il seminario del 15 settembre sarà dedicato a “La danza ipnotica di coppia”, mentre quello del 20 ottobre svilupperà il quesito “Ipnosi ed autoipnosi: siamo in grado di ipnotizzare noi stessi?”. Le tematiche trattate rispettivamente il 17 novembre e il 15 dicembre saranno infine i “Viaggi nel tempo: scenari di ipnosi regressiva” e “Stress… Che stress!”. 

Al termine di ogni incontro sarà proposta un’induzione ipnotica di gruppo. La partecipazione è libera e gratuita.

Per informazioni: 347.0398016 (dott.ssa Serena Rosson)

 
 

1 COMMENTO

  1. L’ipnosi può essere considerata come un processo di apprendimento a sviluppare, in conformità con determinati principi e ad opera di adeguati stimoli, molteplici capacità che, ampliando le dimensioni dell’uomo concepito come inscindibile unità psicosomatica, in condizioni di salute o di malattia, sono variamente ed ampiamente utilizzabili a fini sperimentali, profilattici, diagnostici e terapeutici. (Fonte: L’IPNOSI di Gualtiero Guantieri – Ed. Rizzoli – Milano, settembre 1973)

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