Hellas Verona: Vesuvio amaro

 
 

di Enrico Brigi 

Dopo la sofferta vittoria di Bologna, che aveva alimentato un piccolo anelito di nuova speranza, la squadra è partita alla volta di Napoli con l’intenzione di portare a casa un risultato positivo, pur con la consapevolezza di affrontare i secondi della classe. Risultato a parte – punteggio finale di tre reti a zero a favore dei partenopei- i gialloblù di Delneri sono stati protagonisti di una prestazione ampiamente insufficiente, mostrando la solita cronica incapacità di combinare qualcosa di buono. Faranno certamente discutere le scelte del tecnico scaligero, che dopo aver lasciato ancora a casa Toni per scelta tecnica, ha deciso di privarsi anche di Pazzini – entrato a partita in corso con il  risultato già ampiamente compromesso- puntando sull’utilizzo come “falso nueve” di Juanito Gomez, che ha combinato poco o nulla. L’espulsione di Souprayen- con rigore annesso trasformato da Insigne – ha sicuramente complicato i piani iniziali del “baffo di Aquileia”, ma dai gialloblù era lecito attendersi molto di più, specialmente dopo le dichiarazioni della vigilia. Il treno della salvezza è pronto per l’ultima corsa e il rischio di perderlo definitivamente diventa sempre più reale. 

 
 

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