Generazione Teatro

 
 

Duecento bambini, adolescenti e giovani, sette mesi di lavoro nelle scuole, cinque nuovi spettacoli ed un prestigioso palcoscenico, quello del Teatro Ristori, che per il terzo anno ospita Generazione Teatro. È il progetto che “fa teatro” con le scuole di Verona e provincia ideato e diretto da Alessandro Anderloni che si conclude dal 26 al 28 maggio con tre giorni di spettacoli: il mattino per gli studenti e la sera, alle 20.30, per il pubblico.

L’idea, sostenuta dal Gruppo Fimauto Autogemelli e dalla Fondazione Cariverona, nasce dalla ventennale esperienza dell’associazione culturale Le Falìe nel condurre laboratori teatrali negli istituti di ogni grado di istruzione, dall’infanzia all’università. «Da tre anni le scuole veronesi si mettono in rete per una rassegna che non è una sequenza di saggi o prove aperte di fine corso, ma un vero e proprio festival teatrale. Sono cinque gli spettacoli originali, quest’anno, dove giovani attori e attrici recitano, cantano, suonano e danzano. Così cresce una nuova generazione di appassionati al teatro» spiega Anderloni, autore di tutti testi e compositore delle musiche di due spettacoli.

Nell’anniversario dei 400 anni dalla morte, non si poteva che partire dall’omaggio a Shakespeare. A Romeo and Juliet si ispira lo spettacolo In fair Verona messo in scena giovedì 26 maggio dalla Compagnia del Liceo Messedaglia con costumi di Giovanna Ferrarese. Lo spettacolo ripercorre, reinventa e scompone il capolavoro shakespeariano, avvicinandolo alla lingua parlata dai giovani che lo interpretano. Alla traduzione italiana si alterna il testo in lingua originale, cinese e spagnola. Un dialogare multietnico, come gli attori sul palco, per dire che questa è la vera storia universale. 

Venerdì 27 maggio debutta al Ristori il primo spettacolo teatrale originale in lingua tedesca creato a Verona, nato dal corso di teatro tenuto da Anderloni all’Istituto di cultura italo-tedesca Goethe-Zentrum. Protagonista è la nuova compagnia Die Veronabühne (la scena veronese) con la commedia Kabarett des Ostens che Anderloni ha scritto con Rafaela Amabile. A Berlino le sorti di un piccolo locale di cabaret sono segnate dalla mancanza dei clienti. Canto e musica dal vivo accompagnano un testo che alterna al tedesco parti in italiano, con la complicità di una serie di trucchi drammaturgici che lo rendono comprensibile a tutti. A seguire, alle 21.45, la Compagnia Pietro Sossai presenta invece La cena, decimo spettacolo proposto dal gruppo teatrale dell’Istituto Marco Polo: un’ironica riflessione sui conformismi, le convenzioni, le forme di comunicazione che spesso si traducono in incomunicabilità. 

Doppia rappresentazione anche sabato 28 maggio. Ad aprire la serata sono i piccoli attori della scuola primaria di Velo Veronese con Sera i oci, te conto na storia… per la regia di Leonardo Finetto. È il ritorno della prima commedia musicale che Anderloni scrisse e inscenò nel 1996, ispirandosi ai racconti dei filò della Lessinia. Una fiaba musicale in dialetto, narrata da un coro di cinquanta bimbi accompagnato al pianoforte da Giulia Corradi e Thomas Sinigaglia. 

Alle 21.45, conclude la rassegna la Compagnia teatrale dei giovani del Liceo Messedaglia con I servi innamorati. Il rimando è alla commedia dell’arte, però in chiave moderna: un frenetico intreccio con continui colpi di scena, scandito da dialetto e italiano arabescato. Il testo di Anderloni è interamente scritto in versi senari, ottonari ed endecasillabi in rima alternata e baciata. I costumi sono ancora di Ferrarese.
Gli spettacoli sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. Info: lefalie.it.

 
 

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