Fondazione Arena: rappresaglia o trattativa?

 
 

L’indignazione regna sovrana tra i consiglieri d’opposizione Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti, preoccupati del futuro della Fondazione Arena, al momento ancora bloccato e lontano da una trattativa risolutiva. Di seguito le considerazioni dei due esponenti PD:

“E’ da dicembre – rilevano – che attendiamo che parta la trattativa sindacale sulla Fondazione Arena, ciò che abbiamo visto ad oggi è stato soltanto una serie di sterili diktat e ultimatum che finora hanno lasciato il tempo che hanno trovato. Anzi, ci hanno portato a ridosso della stagione estiva senza alcuna prospettiva di riscatto. Il fatto stesso di mettere i lavoratori davanti alla scelta se scaricare il corpo di ballo oppure rinunciare all’integrativo assomiglia di più ad una rappresaglia che ad una proposta, per il semplice motivo che non viene detto come dovrebbe cambiare la programmazione della Fondazione Arena in assenza del corpo di ballo e di come varierebbero realmente i costi nell’ipotesi in cui i ballerini dovessero essere ingaggiati alla bisogna. Nell’immediato si risparmierebbero alcune centinaia di migliaia di euro, ma in prospettiva?

In secondo luogo, Tosi e Girondini debbono scendere dal piedistallo che si sono autocostruiti e affrontare i problemi che hanno creato con Arena Extra e Museo Amo: può permettersi la Fondazione di non incamerare nessun utile dalle attività extra lirica contravvenendo, tra l’altro, al protocollo di tutela dell’anfiteatro sottoscritto con il Ministero? Da Arena Extra sarebbero dovute uscire anche le risorse per sistemare l’Arena, altro che la balla della copertura! E può permettersi il Museo Amo di non pagare più l’affitto di Palazzo Forti a Cariverona come sta facendo da mesi? E’ facile prevedere che la fondazione bancaria non manderà l’ingiunzione di pagamento, ma la situazione va evidentemente sanata”.

 
 

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