Fondazione Arena, ma che razza di trattativa è questa?

 
 

Di seguito le considerazioni dei consiglieri Bertucco e Bertolotti che intervengono a gamba tesa sulla trattativa per il salvataggio della Fondazione Arena portata avanti dall’amministrazione tosiana.

“Ogni volta – rilevano – che si apre uno spiraglio per avviare finalmente la trattativa per il salvataggio della Fondazione Arena (di fatto mai iniziata), il Sindaco, o chi per lui, avanza subito un nuovo ultimatum che fa ritornare tutti al punto di partenza. A dicembre è accaduto con la dismissione unilaterale del contratto integrativo dei musicisti, che ha fatto perdere un mese. Poi a febbraio la minaccia del Sindaco di mettere l’ente in liquidazione. Altri venti giorni persi. Ora il nuovo ultimatum che rischia di riaprire la guerra che sembrava sopita. In breve abbiamo perso 3 mesi senza avvicinarci di un millimetro al necessario piano di risanamento da presentare al Ministero”.

“Sarebbe auspicabile – continuano gli esponenti pd – che chi si trova al tavolo per conto della Fondazione Arena avesse il mandato necessario a far fare dei progressi anche respingendo queste continue interferenze”.

“Da parte nostra – concludono Bertucco e Bortolotti – continuiamo a ribadire che non c’è altra strada fuori da un accordo che preveda, oltre alle necessarie misure di contenimento della spesa (su tutti i fronti) anche un ricambio dei vertici che hanno fallito e una credibile prospettiva di rilancio che comprenda la trasparenza sui conti e sulle attività della Fondazione. Per il resto, Tosi e Girondini non sono stati in grado di salvare dal burrone una istituzione centenaria conosciuta in tutto il mondo, figurarsi se sarebbero in grado di ricostruirne una nuova partendo da zero”.

 
 

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