Quello che i consiglieri PD non sembrano aver capito è che i veri problemi per il filobus nascono da una certa sonnolenza in materia dell’Amministrazione provinciale: la proposta della gara breve di 3 anni (con possibile proroga a 5 anni) indicata dall’Amministrazione Comunale all’Autorità di Governo del trasporto pubblico, non riguarda la costruzione del filobus ma la gara per la gestione del servizio e consentirebbe di contare su di un lasso di tempo sufficiente al totale inserimento dell’opera nella rete del trasporto pubblico locale. Detto questo, si evidenzia come l’Amministrazione Provinciale – nonostante le sollecitazioni rinnovate anche nell’ultimo periodo – debba ancora dare una risposta su temi strategici quali la realizzazione del deposito unico o la scelta se dismettere o meno il deposito di Porta Vescovo, ormai completamente assorbito nel tessuto urbano, nonché la redazione del Piano di Bacino. Attendiamo un riscontro da parte della Provincia anche sulla possibilità di cessione delle sue quote di ATV, al fine di integrare in un’unica azienda il filobus, senza dovere – come richiesto dalla Provincia – mantenere bilanci separati con l’infrastruttura filoviaria, situazione che darebbe origine a forti criticità nella gestione aziendale. Questo anche al fine di tutelare un’azienda come ATV, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere economicamente sana e in grado di produrre un utile consolidato, risultati che la pongono ai primi posti a livello nazionale tra le aziende di trasporto pubblico.
