Euro 2016: Eder porta gli azzurri agli ottavi

 
 

Una Italia poco bella da vedere ma sicuramente efficace batte la Svezia – grazie ad una bella rete di Eder a due minuti dal novantesimo – e mette già in cassaforte con un turno di anticipo il passaggio agli ottavi. Gli azzurri hanno disputato un incontro a due facce. Male nel primo tempo dove hanno sofferto oltremisura il pressing messo in atto dagli svedesi , risultando incapaci di imbastire trame di gioco accettabili. Decisamente meglio nella ripresa dove, grazie ad un atteggiamento molto più propositivo, hanno alzato il baricentro del proprio gioco, riuscendo ad arrivare con maggior frequenza in area scandinava.

Dopo una clamorosa traversa colpita da Parolo al termine di una bella azione corale, è arrivato il gol di Eder. L’attaccante dell’Inter, abile a sfruttare al meglio una sponda “al bacio” di Simone Zaza, ha saltato in velocità il centrale avversario e ha trafitto l’estremo svedese con un pregevole tiro a giro sul secondo palo. Una rete che ha ricordato per certi versi quella segnata da Roberto Baggio contro la Bulgaria nella semifinale dei mondiali di Usa ’94. Tra gli azzurri la palma del migliore in campo, oltre all’autore della rete della vittoria, spetta ex aequo al trio di difesa – come sempre insuperabile – che ha ridotto ai minimi termini lo spauracchio Ibrahimovic mentre a deludere è stato questa volta Pelle’, poco incisivo e richiamato giustamente in panchina ad inizio ripresa. La Svezia, oltre ad imbrigliare il gioco azzurro per un tempo,  ha combinato ben poco non arrivando mai ad impensierire Buffon nell’intero arco dei novanta minuti.

Mercoledì  prossimo contro l’Eire, con la qualificazione agli ottavi già in tasca, potrebbe esserci spazio per qualche soluzione tattica alternativa senza dimenticare l’eventualità di veder “risparmiare” qualche diffidato eccellente per non correre il rischio di qualche fastidiosa squalifica. La partita contro gli svedesi ha comunque confermato, al di là del gioco espresso, che Antonio Conte ha in mano una squadra con tutti i crismi del caso. È questo è un aspetto tutt’altro che trascurabile.

 
 
Sono nato e cresciuto a Verona, in una delle città italiane più belle e ricche di storia. Dopo anni ho finalmente coronato il sogno nel cassetto e sono diventato giornalista sportivo. Da qualche anno racconto le vicende dell’Hellas Verona, prima su il nazionale.net e poi su Hellasnews.it. Ora invece l'opportunità di veronanews.net, per scrivere ovviamente di sport.

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