Duecento lavoratori di V-TServices in sciopero. Ecco il perché

 
 

Sciopero sentito e partecipato quello indetto da Fisac Cgil e Fabi in V-TServices, l’azienda che gestisce le infrastrutture e i servizi informatici dell’istituto bancario Unicredit, nata nel 2013 da una joint venture tra la stessa Unicredit (che partecipa V-TServices con il 49% delle quote di proprietà) e la multinazionale dell’informatica IBM al 51%.

Con la scadenza del contratto di servizio, le strade dei due colossi sembrano destinate a separarsi: l’istituto bancario ha già posto le condizioni per far rientrare in house i processi e i servizi prima esternalizzati e IBM ha già sviluppato altre progettualità aziendali.
Avvolto in un alone di inaccettabile incertezza e silenzio resta invece il destino dei circa 200 lavoratori veronesi di V-TServices che ha sede centrale alla Bassona e uffici nel quartiere veronese di San Michele (Madonna di Campagna), ai quali si aggiungono altri 250 lavoratori dislocati in altri poli nel resto d’Italia.

Lo sciopero di stamattina e il blocco degli straordinari e della reperibilità già in corso da almeno un paio di settimane comportano la mancata assistenza su eventuali guasti e malfunzionamenti nell’infrastruttura e nei servizi essenziali della banca. Le organizzazioni sindacali valuteranno a breve ulteriori azioni da intraprendere.

“La nostra richiesta è che l’Istituto di credito assicuri il rientro nel perimetro bancario dei lavoratori, oltre che dei servizi, a tutela dell’occupazione e del prezioso patrimonio di competenze consolidate in questi anni di collaborazione che rappresenta un bene prezioso non solo per l’azienda ma anche per la città e per il Paese” precisa Matteo Scandola, delegato Fisac Cgil Verona.

 
 

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