Diventa casa accoglienza l’ex caserma dei carabinieri di San Michele

 
 
E’ un progetto ambizioso ma di grande valore sociale quello che prende il via oggi nell’ex caserma dei Carabinieri di San Michele, in via Fedeli, da tempo in disuso dopo il trasferimento dell’Arma nel nuovo edifico a pochi metri di distanza.
In campo, la Fondazione Fevoss Santa Toscana e il Comune, che le ha concesso in locazione una parte di edificio per la nobile iniziativa a favore di persone bisognose.
Tre piani di struttura, per circa 400 metri quadrati, che Fondazione Fevoss vuole riqualificare per renderla luogo di accoglienza temporaneo per soggetti disagiati e bisognosi. In particolare, l’attenzione è rivolta a persone che vivomo sole e che, dopo un ricovero in ospedale, non hanno nessuno che possa prendersi cura di loro.
Nella nuova struttura troverebbero non solo spazi accoglienti e adeguati alle loro necessità, ma anche personale qualifcato e i volontari della Fondazione.
La proposta progettuale c’è già, redatta dallo studio Ricostudio Architettura, e prevede non solo la riqualificazione degli spazi interni ma anche una riorganizzazione dell’area esterna, funzionale ai servizi della struttura.
Ora, per partire coi lavori, il cui importo si aggira sui 300 mila euro, e concretizzare il progetto, è necessario reperire i fondi. E qui viene chiamata in campo la generosità di cittadini, istituzioni e aziende veronesi, che da sempre si contraddistinguono per l’attenzione e la sensibilità verso i bisogni delle fasce più deboli della società, tanto più dopo la pandemia.
A garanzia dei donatori, è stata coinvolta la Fondazione della Comunità Veronese Onlus, che oltre a raccogliere le donazioni, verificherà che ogni centesimo versato venga effettivamente impiegato per portare a termine il progetto e che ai donatori vengano riconosciuti i benefici fiscali previsti dalla normativa.
La nuova sede a disposizione della Fondazione Fevoss è stata presentata questa mattina. Per il Comune era presente l’assessore al Patrimonio, che ha sottolineato la doppia valenza del progetto, socio-assistenziale da un lato, di riqualificazione patrimoniale dall’altro.
Dopo l’inaugrazione, poche settimane fa, della nuova sede della Croce Verde qui adiacente- ha detto l’assessore al Patrimonio -, ora procediamo con questa parte di edificio in evidente stato di abbandono. La giunta ha deciso di concederlo con canone abbattuto alla Fondazione Fevoss Santa Toscana per le importatni attività che svolge sul territorio. Un ottimo esempio del connubio pubblico-privato, che contribuirà non solo a rendere la città socialmente più vivibile ma anche al mantenimento del suo patrimonio immobiliare e alla riqualificazione del quartiere, in tempi in cui l’Amministrazione ha risorse sempre più limitate da mettere a diposizione“.
Erano presenti il presidenti di Fondazione Fevoss Santa Toscana Alfredo Dal Corso con il vice presidente Paolo Romano, il presidente della Fondazione della Comunità Veronese Onlus Fabio Dal Seno e i professionisti di Ricostudio Nicola Brunelli, Paola Ravanello e Marco Campolongo.
Dopo il via, a fine luglio, del progetto per realizzare a Santa Lucia – spiega il presidente Dal Corso -, in un appartamento confiscato alle mafie in piazza dei Caduti, un alloggio temporaneo per i cosiddetti debitori esecutati, persone e famiglie che hanno perso tutto dopo aver subito un’ordinanza di sfratto o il pignoramento della casa, proseguiamo a San Michele con l’accoglienza temporanea di persone in difficoltà, soprattutto di quelle che a causa della pandemia rischiano di non trovare, al proprio domicilio, una volta dimesse dalle strutture ospedaliere, chi si prenda cura di loro nel momento della convalescenza. Una casa di accoglienza temporanea, dove la cura dell’altro viene sostenuta da “professionisti del farsi dono” e che abbiamo intitolato, non a caso, a Maria Madre del Dono. Le persone in difficoltà, che ci saranno segnalate dall’Ulss 9 Scaligera, troveranno nell’immobile di via Fedeli una dimensione familiare oltre che un mutuo aiuto con gli altri ospiti della casa”.
 
 

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