Dal Vinitaly: Intervista a Debora Serracchiani

 
 

di Lorenzo Dalai

Al Vinitaly c’è anche lei, Presidente di una regione vicina, con un ruolo politico di alto livello, Debora Serracchiani, che, durante la visita ai padiglioni, in occasione dell’arrivo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ci rilascia una breve intervista.

– Da Presidente di una Regione Autonoma, come vede una eventuale autonomia del Veneto, in relazione all’art.116 della Costituzione?

– Questo tipo di autonomia è sempre stata possibile anche prima della Riforma del Titolo Quinto, quindi può esserne avanzata richiesta da qualunque regione, compreso il Veneto, qualora ritenga di poter e voler esercitare le competenze previste in modo diverso dall’attuale.

– Quindi questa autonomia potrebbe essere la soluzione, soprattutto per quei comuni di confine che soffrono la vicinanza della vostra regione e del Trentino?

– Sicuramente una maggior autonomia, come era stato anche proposto nella recente campagna elettorale, ha ragioni profonde e che devono essere valutate, soprattutto per una regione importantissima come il Veneto.

– Una domanda più politica, per la Vice segretaria del Partito Democratico: chi nel PD si sta adoperando per votare SI il 17 aprile, con in previsione di adoperarsi fattivamente per il No al referendum costituzionale di ottobre, può ancora considerarsi del Partito Democratico?

– Come ha detto il Presidente del Consiglio, c’è una libertà di voto su alcune tematiche. Francamente sui temi del referendum costituzionale il Pd non può non essere compatto. Anche sul tema delle “trivelle” comunque fatico a capire certe posizioni, visto che comunque durante la stesura della Legge di Stabilità sono state risolte la maggior parte delle problematiche sollevate; proprio per questo alcune regioni si sono ritirate, come le Marche, l’Abruzzo e la stessa Basilicata.

 
 

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