Corte dei Conti sezione del Veneto: inaugurazione anno giudiziario 2020. Continuano le carenze di organico

 
 

In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020 pubblichiamo per estratto la Relazione del Presidente della Sezione giurisdizionale per il Veneto, Carlo Greco. Preoccupanti le carenze di organico con un tasso di scopertura che raggiunge il 44,5% a cui si aggiunge la nota dolente della mancata c.d. “informatizzazione”.

«Le attuali tabelle dell’organico del personale di magistratura della Sezione giurisdizionale per il Veneto prevedono una dotazione di nove magistrati (una figura presidenziale e otto giudici). Con l’inizio dell’anno 2019 è stata disposta l’assegnazione di un magistrato così da determinare un organico di fatto pari a cinque magistrati (il presidente e quattro giudici) sempre però con un tasso di scopertura del 44,5%. Tale tasso risulta comunque superiore al tasso di scopertura nazionale degli organici (pari al 28,5% per il 2019 rispetto al 33,00% del 2018) tasso che presenta, in concreto, preoccupanti carenze che sono in fase di parziale superamento a seguito dell’ultimazione del concorso.»

Inizia così la relazione del Presidente Carlo Greco dopo il rituale saluto alle Autorità presenti.

In sintesi, l’organico di fatto deve ritenersi appena sufficiente rispetto ai carichi di lavoro della Sezione, tenuto conto della sopravvenienza media di atti, nelle materie di competenza, valutata nell’ultimo quinquennio.

Il Presidente rileva che sarebbe necessaria nel futuro l’assegnazione di un altro magistrato anche al fine di imprimere un ulteriore impulso nella verifica dei conti giudiziali, molti dei quali definiti con decreto di estinzione, in conseguenza del decorso di cinque anni dal deposito in segreteria, senza che sia stata portata a termine, entro tale termine, l’attività istruttoria. Parimenti risulterebbe necessario aumentare la dotazione del personale amministrativo addetto alla revisione contabile dei conti giudiziali in quanto, attualmente, la dotazione effettiva del personale è costituita, a fronte di una tabella organica di n.23 unità, da n.17 dipendenti poi ridotti a n.15 per ordinarie cessazioni dal servizio.

Proseguendo con i numeri il Presidente Carlo Greco ha dichiarato che nel corso del 2019, la Sezione ha tenuto n. 22 udienze collegiali (23 nel 2018) per la trattazione dei giudizi, celebrati con rito ordinario, di responsabilità amministrativa e dei giudizi di conto. Sono state tenute n. 17 udienze camerali (16 nel 2018) per i riti speciali e per altri procedimenti.

Ad inizio anno erano pendenti 47 giudizi (38 di responsabilità e 9 di conto); nel corso dell’anno ne sono stati aperti 118 (42 di responsabilità, 1 a istanza di parte, 75 di conto e 7 per resa di conto); sono stati definiti 94 giudizi (42 di responsabilità, 50 di conto, 1 per resa di conto e 1 ad istanza di parte). Per i giudizi di responsabilità amministrativa sono state emesse n. 33 sentenze (45 nel 2018) nei confronti di 62 convenuti.

Quanto agli esiti, sono state emesse n. 22 sentenze di condanna, n. 2 di assoluzione e n. 9 con altra formula. L’importo delle condanne ammonta ad € 8.730.211,00 (€ 12.461.210,83 nel 2018), a fronte di richieste risarcitorie, da parte della Procura regionale, di € 25.041.766,50 (€ 19.660.151,67 nel 2018). Su richiesta della Procura regionale, sono stati autorizzati, con decreto presidenziale, n. 4 sequestri conservativi, per un importo garantito di € 9.308.168,46; sono state 7 le camere di consiglio monocratiche per la conferma, revoca o modifica di sequestri conservativo in esito alle quali sono state emesse 6 ordinanze, una delle quali è stata gravata da reclamo.

Sono stati definiti n. 6 giudizi con rito abbreviato con un recupero immediato di € 123.196,79 (€ 69.680,45 nel 2018); in applicazione del rito monitorio sono state emesse n. 3 ordinanze presidenziali aventi valore di titolo esecutivo (5 nel 2018), per un importo pari ad € 5.500,00 rispetto ai una richiesta di € 9.441,18.
Per i giudizi di conto, sono state emesse n. 50 sentenze (60 nel 2018) con varie formule e con un importo di condanne pari ad € 104.191.916,29. Quest’ultimo importo è conseguente della irregolare gestione delle somme introitate a titolo di oneri spettanti alle Amministrazione pubbliche ed oggetto di concessione a Società terze, società in house o Cooperative più o meno partecipate (in particolare il caso dell’agente VERITAS Spa).

La giacenza finale dei giudizi, nelle materie in questione, ammonta complessivamente a n. 78 giudizi, di cui n. 38 di responsabilità, n. 34 di conto e n. 6 per resa di conto.

Il Presidente ha evidenziato come anche nel 2019, la Sezione ha confermato la celere definizione dei giudizi in quanto dopo l’iscrizione a ruolo, tra il deposito dell’atto di citazione e l’udienza di discussione intercorrono non più di sei mesi, mentre le sentenze, generalmente, vengono depositate nei termini previsti dalla legge.

Altro dato positivo è l’esito del vaglio delle nostre sentenze in sede di Appello; nell’anno 2019 risultano depositate 11 sentenze di conferma integrale, 7 di accoglimento parziale e solo 1 di annullamento.

Qualche nota dolente è segnalata relativamente allo stato della c.d. informatizzazione che sconta ancora inefficienze come dimostrato, ad esempio, dal fatto che, il sistema ancora non applica appieno i vantaggi della firma digitale per cui l’originale della sentenza deve essere, necessariamente, firmato in modalità autografa. Parimenti il sistema non contempla la possibilità che, nei casi più complessi, una sentenza possa essere affidata a due relatori circostanza invece ammessa per gli atti di citazione che possono essere riferibili al lavoro istruttorio di due Procuratori.

Passando ai giudizi di conto questi assumono un particolare rilievo, nella attività
della Sezione giurisdizionale, anche sotto un profilo quantitativo, infatti al 1° gennaio 2019 risultavano pendenti n. 29.224 conti giudiziali; nel corso dell’anno ne sono pervenuti n. 3.169 e ne sono stati definiti n. 10.530, di cui n. 68 in udienza pubblica, n. 487 con decreto presidenziale di discarico e n. 9.975 con decreto presidenziale di estinzione e, quindi, al 31 dicembre 2019 risultano pendenti n. 21.863 conti giudiziali.

Appare considerevole il numero dei conti dichiarati estinti, infatti dopo essere state  depositate dai magistrati n. 445 relazioni con proposta di discarico, n. 1.290 con proposta di estinzione per n. 9.676 conti poi estinti e n. 75 con richiesta di deferimento al Collegio. Il dato è anche influenzato dal buon esito di un progetto per lo smaltimento di arretrato ed efficientamento attivato dalla Corte centrale nel corso dell’ultimo trimestre 2019.

Per quanto concerne la vicenda del c.d. MO.S.E. (modulo sperimentale elettromeccanico) questa sarà riassunta in un secondo momento dando atto degli sviluppi concreti dell’azione erariale in attesa della conferma o meno in secondo grado delle specifiche responsabilità erariali ad oggi accertate in sede giurisdizionale.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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