Castelvecchio, il rebus rimane

 
 

Un dolore enorme. Un pensiero fisso, straziante. «Ma anch’io, come Verona, sono una vittima».

Da Venezia, dove oggi sovrintende le prestigiose Gallerie dell’Accademia, Paola Marini volge lo sguardo «indietro», a Verona, e al ruolo, ricoperto per vent’anni, di direttrice dei Musei Civici.

TRE MESI. Sono passati esattamente tre mesi dal «furto del secolo»: 17 opere d’arte, alcune di grandissimo valore, rubate con rapina a mano armata il 19 novembre scorso dal Museo di Castelvecchio e più ritrovate. Tra i dipinti trafugati, capolavori di Pisanello, Mantegna, Tintoretto, Jacopo Bellini, Peter Paul Rubens, Giovanni Francesco Caroto, Hans de Jode e Giovanni Benini. Valore stimato: circa 15 milioni di euro.

Anziché trionfale, dunque, tristissima è stata l’uscita di scena da Verona di Paola Marini, 63 anni, storica dell’arte molto apprezzata, di cui pure Vittorio Sgarbi non perde occasione di tessere le lodi, almeno prima del furto.

 
 

2 COMMENTI

  1. Quanto passa in termini economici tra il danno subìto dal Comune di Verona a causa del mancato realizzo del Cimitero Verticale e il valore delle Opere rubate a Castelvecchio ?

  2. Una curiosità: quanta differenza economica c’è tra il danno subito dal furto di quadri a Castelvecchio e il mancato introito di denaro che il Comune di Verona ha dovuto rinunciare a causa del mancato Cimitero Verticale ?

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