Bertucco e Segattini: “Holding sì, ma che sia vera razionalizzazione”

 
 

La nota dei consiglieri comunali Bertucco e Segattini riguardo al progetto della grande holding Agsm:

“Posto che questa amministrazione, ormai agli sgoccioli, non avrà né il tempo né le capacità di realizzarlo, siamo disposti a discutere su come gettare le basi di un progetto di una holding delle partecipazioni comunali purché non sia soltanto l’ennesimo passaggio di mano delle farmacie comunali con cui coprire i buchi del bilancio comunale ma abbia finalità e obbiettivi chiari a partire dai risparmi da realizzare sui costi di gestione. 
Il modello non può dunque essere quello dell’integrazione di Amia in Agsm che ha lasciato intatte le rispettive strutture creando tanti doppioni. 
Partiamo a ragionare dal fatto che con la vendita ad Agec delle comunali nel 2009, il Comune ha incassato 40 milioni di euro finiti nel bilancio generale dell’ente mentre ad Agec è rimasto quasi soltanto il debito. Tanto è vero che in vista del nuovo trasferimento delle farmacie ad Agsm, l’istituto di credito che finanziò l’operazione nel 2009 chiede garanzie a copertura delle rate residue del mutuo che resteranno in capo ad Agec ancora per molti anni. 
Se ci aggiungiamo che l’operazione in questione prevede il trasferimento ad Agsm anche degli immobili di pregio e delle onoranze funebri, lasciando ad Agec soltanto i servizi cimiteriali, l’edilizia residenziale con finalità sociali e le mense scolastiche, ecco che Agec, spogliata di tutte le attività redditizie, sembra destinata a diventare, se non una bad company, almeno una sad company.
Inutile nascondersi dietro un dito: l’operazione è necessaria per ricapitalizzare Agsm fiaccata da un decennio di prelievi forsennati da parte del Comune, per un totale di circa 150 milioni di euro, ma gli obbiettivi di questa ricapitalizzazione non possono essere lasciati di nuovo alle contingenze del momento”.

 
 

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