Il quartiere pulito dipende anche da te”. E ancora, “Insieme per un quartiere + pulito” e “Usa la testa, Usa l’app!”.
Prosegue con due incontri informativi la campagna di comunicazione e sensibilizzazione sul corretto utilizzo dei cassonetti ad accesso controllato nelle aree test – e cioè in parte della sesta e della settima circoscrizione – dove nel 2020 è iniziata la sperimentazione di questo tipo di smaltimento dei rifiuti che sta coinvolgendo circa 20mila veronesi. Una modalità combinata di raccolta dei rifiuti, tra cassonetti ad accesso controllato e porta a porta, che dai prossimi mesi sarà esteso anche ad altre zone della città.
Il primo incontro è in programma per domani sera alle 20.45 al Centro Tommasoli di via Perini, 7, il secondo invece farà tappa nella sala consiliare della settima circoscrizione, in piazza Madonna di Campagna, 1, giovedì sempre alle 20.45.
Alle due riunioni, aperte a tutta la cittadinanza, parteciperanno l’assessore all’Ambiente e alla Transizione Ecologica Tommaso Ferrari, il presidente dell’Amia Roberto Bechis e il Cda formato da Francesco Premi e Martina Redivo, il dirigente Servizi dell’Amia Diego Testi e altri ispettori e operatori della municipalizzata.
La campagna, promossa da Amia in collaborazione con il Comune di Verona, e che si è concretizzata nei mesi scorsi anche con affissioni e presidi informativi, è improntata su un invito al coinvolgimento continuo della cittadinanza e sul riconoscimento dell’impegno della grande maggioranza di residenti che ha positivamente recepito le regole di conferimento. Un impegno che ha portato la quota di differenziata a raggiungere una percentuale di circa il 70per cento; 20 punti in più rispetto al resto della città, che su questo fronte è attualmente maglia nera in Veneto.
Queste due serate saranno occasione per fare il punto sul servizio, in primis sul ritiro delle tessere o l’installazione della app e il relativo corretto funzionamento, raccogliere segnalazioni anche in vista dell’attuazione del nuovo Regolamento sui rifiuti approvato il mese scorso dal consiglio comunale che, tra i vari punti, ha introdotto la figura degli Ispettori Ambientali; dipendenti dell’ente gestore, formati dalla Polizia locale per fornire informazioni ma anche sanzionare chi non rispetta le regole in materia di corretto conferimento dei rifiuti.