AGSM, ecco la lettera d’addio (integrale) di Finocchiaro al Sindaco Sboarina.

 
 

Pubblichiamo di seguito la lettera d’addio, in formato integrale, con cui Daniele Finocchiaro rassegna le proprie dimissioni dalla carica di presidente di AGSM.

5 Agosto 2020

Carissimo Sindaco,

lo scorso anno, in aprile, mi hai convinto ad accettare di ricoprire il ruolo di presidente di AGSM facendo leva sull’importanza del contributo della società civile. Ho avuto molte riserve ma poi ho pensato che ci sono fasi nella vita nelle quali bisogna mettere la propria professionalità al servizio della comunità. E non poteva esserci occasione migliore di questa.

Ho ricevuto il mandato di indicare la strategia per il più rilevante Gruppo Industriale del Comune di Verona con tre vincoli: la creazione di valore, il rafforzamento del legame con il territorio e il mantenimento dell’occupazione. Questi fattori sono stati le stelle polari che mi hanno sempre guidato.

Già nel mese di giugno la diagnosi era sul tavolo: il Gruppo AGSM necessita di una chiara strategia di crescita per recuperare il tempo perduto. Il salto dimensionale ottimale non è garantito dalla sola aggregazione con AIM se questa non viene accompagnata da un partner industriale che acceleri la crescita e colmi i gap industriali. L’opzione a tre vede un differenziale di valore 10 volte superiore rispetto alla sola aggregazione Verona Vicenza.

Supportati dai parere di due autorevoli Studi Legali, ho ricevuto mandato dal Consiglio di Amministrazione di AGSM per iniziare una negoziazione in esclusiva con il partner che secondo gli studi realizzati risultava funzionale alla strategia di AGSM. Una delle clausole di sospensione a tutela della procedura che abbiamo voluto inserire riguardava la verifica della infungibilità degli apporti del partner da effettuarsi tramite procedura di sounding di mercato.

Dopo tre mesi di intensa negoziazione il progetto preliminare che ne è risultato ha migliorato sensibilmente i vantaggi dell’operazione per il Gruppo AGSM. Il progetto industriale preliminare pone le basi per la nascita di un soggetto leader nei servizi pubblici essenziali che consentirebbe di assicurare alla nuova AGSM un significativo rafforzamento industriale, il mantenimento di una solida maggioranza in mano pubblica con importanti ricadute sul territorio grazie a copiosi investimenti, il raddoppio dei dividendi a beneficio della comunità e un incremento sensibile dell’occupazione.

Il progetto preliminare ha rappresentato la base per innescare la verifica della infungibilità sul mercato. La procedura di indagine di mercato competitiva ha seguito i criteri di una gara privatistica dove sono garantiti i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità richiamati dal Codice dei contratti pubblici. La verifica conclusa nella giornata di ieri ha smentito le varie teorie complottistiche che spesso si sono susseguite in questi mesi. Esistono le condizioni per procedere con una gara e arrivare a tre offerte vincolanti da parte di A2A, Hera e Dolomiti Energia/Alperia.

Il Consiglio di amministrazione è stato aggiornato su ogni fase del processo. Solo tre mesi fa iniziano i primi distinguo, mai realmente concretizzatisi in richieste di una qualsivoglia azione. A differenza di quello che dovrebbe accadere nei Consigli di Amministrazione, tranne poche eccezioni, i componenti del Consiglio non si sono mai pronunciati sui contenuti del progetto industriale.

Il piano è stato oggetto di infinite presentazioni ai Consiglieri Comunali, ai rappresentanti politici della Città, ai Sindacati, ai rappresentanti delle Categorie e a tutti coloro che hanno mostrato interesse. Nel corso di questi incontri ho potuto verificare come, con poche eccezioni, non ci sia la volontà di promuovere un vero sviluppo industriale necessario alla sostenibilità del Gruppo, quanto piuttosto di mantenere lo status quo e le attuali inefficienze, con ingerenze e rendite di posizione che hanno condotto all’immobilismo di questi ultimi quindici anni.

AGSM deve competere sul mercato. Oggi sul tavolo delle opzioni c’è la possibilità di realizzare un importante soggetto industriale del Triveneto: AGSM con AIM più il partner industriale che emergerà dal confronto competitivo delle tre offerte raccolte dal mercato. Nel frattempo, con il progetto di fusione tra AGSM e AIM è stata realizzata una tappa storica ma intermedia, non ancora sufficiente a garantire il futuro delle due aziende.

E’ giunto il momento che la politica faccia la Politica e prenda una direzione chiara senza trincerarsi dietro slogan e aspetti procedurali ma dando invece un chiaro orientamento, una chiara visione sul futuro di questa importante realtà del territorio.

Il mio ruolo tecnico può quindi considerarsi esaurito e quella politica che ha spesso recriminato il controllo sul “gioiello” di famiglia potrà e dovrà assumersi la responsabilità delle scelte.

Per tutte queste considerazioni che abbiamo più volte condiviso nelle ultime settimane, Ti prego quindi di voler accettare con effetto immediato le mie dimissioni da Presidente di AGSM Verona SpA.

Due ultime riflessioni.

A mio modesto parere sarebbe un delitto lasciare il Gruppo AGSM nella situazione attuale e non dotarlo degli strumenti per poter competere. Per lo stesso territorio di Verona sarebbe uno stimolo anticiclico, un’occasione unica per potersi rialzare dopo l’emergenza pandemica. Un volano importantissimo per l’intera economia e per le casse dell’Amministrazione oltre che una garanzia di sviluppo occupazionale.

Hai avuto molto coraggio nel rompere gli schemi chiamandomi alla guida di questa importante realtà e ti ringrazio anche per il rispetto che hai avuto del mio ruolo tecnico. Questa esperienza mi ha molto arricchito ben più di quanto pensassi. Ho però provato direttamente sulla mia pelle che le diffide, gli esposti, le intimidazioni più o meno velate, le lettere anonime non possono che allontanare la società civile dal dare un contributo alla gestione della cosa pubblica.

Auguro il miglior futuro ad AGSM e soprattutto ai suoi dipendenti

Cordialmente

Daniele Finocchiaro

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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