Com’è profonda la voragine..

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

L’irrigidimento di Verona Domani e Lega in pieno cda Agsm recapita un siluro al Sindaco. Sboarina è sotto assedio. La presa di posizione di Caliari e Vanzo lo lascia solo, indebolito. L’aria che tira sull’avvocato è gelida e le risorse umane-politiche si assottigliano. La sensazione è che forse nemmeno il fido Assessore alle Partecipate Daniele Polato sia più con lui. O forse non vuole semplicemente prendere posizione, muto com’è di fronte ad un fatto che meriterebbe l’attenzione della sua delega. Di sicuro lo meriterebbe il povero Finocchiaro, mandato a naufragare sugli scogli dopo le promesse di inizio mandato, quando sembrava vincere il principio del tecnico capace di sovvertire le dinamiche di suddivisione delle poltrone per il bene più grande di nome Verona.

La fusione con A2A sconquassa gli equilibri della maggioranza laddove il sospetto di un’operazione sbagliata, potrebbe incrociare verifiche di trasparenza da parte di Corte dei Conti e Autorita’ Anticorruzione.

Parallelamente fermare la fusione rappresenterebbe uno schiaffo a Sboarina e Polato, sbilanciando le sorti dell’amministrazione locale sull’asse Lega-Verona Domani che di fatto mettono il cappio al collo al Primo Cittadino e al Primo Cavaliere, oggi come mai con futuro plumbeo.

Nonostante non si veda un granché, dall’esterno del Palazzo di Vetro si possono sentire rumori agghiaccianti. L’augurio è che la resa dei conti sia veloce e non duri più della notte dai lunghi coltelli, per permettere ad AGSM di ritagliarsi un futuro prima del 30 giugno. Lo impone il libero mercato. Lo vogliono i veronesi, stanchi di vedere depauperato il patrimonio dei loro nonni, oggi già di per se’ devastato dagli effetti del virus.

Giandomenico Bocchicchio

 
 

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