Battiti-Verona Domani: “Al referendum sull’autonomia del Veneto voteremo SI”

"Non è una battaglia ideologica, ma una sfida per tutto il Paese”

 
 

Questa mattina si è tenuta in Comune la conferenza stampa indetta dal gruppo consigliare Battiti Verona Domani per ribadire la volontà di schierarsi a favore dell’autonomia del Veneto votando SI al referendum del prossimo 22 ottobre.

Oltre al capogruppo Marco Zandomeneghi ed il vicepresidente del Consiglio comunale Paolo Rossi, erano presenti per la lista Battiti Verona Domani anche i consiglieri Adami, Bacciga, Bressan, Drudi e Paci, per lo schieramento di Forza Italia Bianchini e Velardi. Tutta la compagine ha esposto la propria motivazione per rendere chiara la presa di posizione della lista, spiegando ai giornalisti presenti che non si tratterà solo di una questione ideologica, ma l’autonomia regionale dovrà essere intesa come una sfida per tutto il Paese. “Il prossimo 22 ottobre ci schiereremo convintamente e con determinazione dalla parte del SI, perché il percorso dell’autonomia differenziata lo prevede la nostra Costituzione con l’art. 116. Sarebbe deleterio trasformare questo appuntamento in una battaglia ideologica o di partiti, il referendum rappresenta una sfida importante per tutto il Paese, a partire dal Veneto che darà così l’esempio intraprendendo un percorso di maggiore autonomia. Per questo motivo il nostro gruppo aveva bocciato il referendum centralista del 4 dicembre voluto dal Pd, perché andava proprio nella direzione opposta di un nuovo ed equilibrato “regionalismo” italiano”.

Il vicepresidente Paolo Rossi ha posto l’accento anche sugli sviluppi, le dinamiche economiche e sulle opportunità future che un’ipotetica Regione autonoma potrebbe garantire. “Avremo la possibilità di ottenere oltre dieci miliardi di euro di benefici all’anno, con la conseguente diminuzione del debito pubblico derivanti da un aumento del Pil grazie alla valorizzazione delle Regioni virtuose. Le Regioni più efficienti, come il Veneto, dovrebbero ottenere ulteriori competenze e funzioni legislative ed amministrative in base all’art. 116 della Costituzione.”

“Il referendum di ottobre rappresenta un’occasione unica per poter riscrivere i rapporti tra Stato e Regioni sulla base del principio di autonomia. E’ un dato inconfutabile che le Regioni abbiano caratteristiche differenti e diverse esigenze tra loro e che l’azione sussidiaria dello Stato deve conformarsi a questa diversità.” – puntualizza il capogruppo Marco Zandomeneghi

Entrambi gli esponenti di Battiti Verona Domani ci tengono a far sapere che si ritengono molto soddisfatti per come la nuova amministrazione comunale abbia sposato la causa oramai da diversi mesi “già in campagna elettorale, insieme ai nostri coordinatori Stefano Casali, Stefano Bertacco e Matteo Gasparato, il sindaco Federico Sboarina aveva con determinazione ribadito la sua ferma posizione a favore del SI. Autonomia regionale vuol dire maggiore efficienza e produttività e soprattutto maggiore autonomia decisionale sia dal punto di vista economico, che in termini di scelte per l’interesse della collettività. Da Verona e dal Veneto può quindi partire un modello di “best practice” da cui tutte le regioni italiane possono e devono prendere esempio”.

Il gruppo consiliare ha reso nota la volontà di organizzare nelle prossime settimane diverse iniziative e incontri pubblici per interfacciarsi con la cittadinanza e trattare il delicato argomento del referendum.

 
 
Sono nato a Verona, città di Cangrande Della Scala e di Romeo e Giulietta. Qui mi sono laureato in Scienze della Comunicazione per poi conseguire nel 2011 la laurea magistrale in Giornalismo e Relazioni Pubbliche. Tra il 2010 e 2011 ho trascorso un periodo di studio in Spagna per frequentare il corso di Periodismo Deportivo (giornalismo sportivo) presso la Universitat de Valencia con il prof. Alfonso Gill e dove ho concluso la stesura della mia tesi. Nonostante il lavoro e la pubblicazione di articoli, per diletto nel 2016 mi sono iscritto al corso magistrale di Discipline Artistiche abbinando interviste ad artisti italiani; un modo come un altro per approfondire con dedizione e impegno una passione. Altre sfere di interesse: politica (ci sarà un motivo per il quale avrei voluto diventare un inviato in zone di guerra, o no?) Cucina (intesa come degustazione, ai fornelli mi difendo, ma con la forchetta in mano esprimo al meglio tutto il mio potenziale).

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