Zelger con Comencini. “Dovevano riconoscere il Donbass come l’Alto Adige..”

 
 

L’uscita del deputato e consigliere comunale veronese on. Vito Comencini dall’aula del Senato durante la videochiamata del presidente dell’Ucraina Zelesnkyha provocato molte polemiche ma anche qualche segnale di solidarietà.

In particolare, significativo il messaggio del collega di assemblea comunale Alberto Zelger, essenziale ma fermo nell’appoggio incondizionato al parlamentare.

“Esprimo tutta la mia solidarietà all’On. Comencini – chiarisce Zelger per i vili attacchi subiti da chi non conosce la storia dell’Ucraina e vuole condannare a priori una parte rispetto all’altra, senza conoscere le cause di una guerra iniziata nel 2014, che ha provocato in 8 anni più di 14.000 morti, fra cui molti bambini, nell’indifferenza dell’Occidente e per l’arroganza di un governo che ha preferito cannoneggiare la popolazione russofona anziché riconoscerne l’identità culturale, come invece fece l’Italia con l’Alto Adige negli anni ’60. Sono passati tanti anni da allora, ma sembra che l’Italia abbia perso la memoria, perché ha preferito fomentare l’odio inviando armi, anziché promuovere un’azione di pace”.

 
 

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