Zardini: «Verona peggiora di anno in anno. Intervenire immediatamente»

 
 

Regressione in tutti i parametri. A Verona si vive peggio rispetto alla media delle città italiane. Quello che ormai da anni è un sentimento comune in città, è ampiamente confermato da Ecosistema Urbano 2018, il rapporto sullo stato di salute e la qualità delle città italiane redatto da Legambiente e dal Sole 24 Ore, presentato questa mattina a Milano.

«La cosa più grave, oltre allo sprofondamento di 22 posizioni nella classifica generale», commenta il deputato veronese Diego Zardini, «è che sembra esserci poca consapevolezza sulla gravità della situazione ambientale. Sollecito la giunta comunale ad affrontare con urgenza questioni cruciali come il trasporto pubblico, le polveri sottili, i consumi d’acqua combinati con una dispersione degli acquedotti superiore al 33 per cento, una capacità di depurazione di appena l’80 per cento, la mancanza quasi totale di isole pedonali, una produzione di rifiuti altissima (529 kg per abitante) non compensata dalla raccolta differenziata, di poco superiore al 50 per cento». 

Soprattutto, afferma Zardini, «non sembra ci siano idee e azioni concrete per contrastare il degrado crescente. La qualità della vita si abbassa anno dopo anno e, temo, fra poco cominceranno ad abbassarsi anche i valori immobiliari. Città più grandi e più complesse, in Italia e in Europa, riescono a risolvere almeno una parte dei loro problemi ambientali. Sono convinto che ci riusciremmo anche a Verona».

 
 

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