XVI° Giornata mondiale contro i tumori infantili

 
 

Il 15 febbraio d ogni anno si celebra la Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile – ICCDAY (International Childhood Cancer Day), promossa dall’organizzazione Childhood Cancer International – CCI, network globale costituito da 188 associazioni di familiari di bambini e adolescenti malati di cancro, presenti in 96 paesi di 5 continenti. Quella di oggi è la XVI Giornata Mondiale.

La Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile è un’importante occasione per favorire lo sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti del bambino e dell’adolescente colpito dalla malattia e riaffermare l’impegno dei genitori nella lotta contro i tumori infantili. In Italia è promossa dalla FIAGOP-Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica.

Ogni 3 minuti, nel mondo, un bambino muore di cancro. Un dato impressionante, e questo nonostante gli enormi progressi nelle terapie fatti negli ultimi anni. Mentre un’allarmante criticità resta tuttora irrisolta: sono ancora troppo pochi i farmaci oncologici sperimentati direttamente sulla popolazione pediatrica, per la quale si utilizzano prevalentemente farmaci per adulti, ma in dosaggi e modalità differenti.ù

Impressionanti sono i numeri: il cancro, nonostante sia una malattia curabile, continua ad essere la principale causa di morte nei pazienti pediatrici tra le malattie non trasmissibili ed in Italia, ogni anno, si ammalano di tumore 2.200 bambini e adolescenti, con 1 bambino su 650 che ha meno di 15 anni. A livello mondiale, i nuovi casi l’anno sono più di 300.000 (ma è una stima in difetto, poiché in molti paesi non esiste un registro) e seimila sono le nuove diagnosi in Europa.

Tassi di mortalità altissimi (oltre l’80%) si registrano poi nei Paesi in via di sviluppo, dove si stima che oltre 100.000 bambini ogni anno potrebbero essere strappati alla morte se anche a loro fosse garantita una diagnosi tempestiva e l’accesso alle cure al pari dei coetanei europei. Tante le iniziative anche nel nostro Paese, dove dalle piazze e ospedali di oltre 40 città verranno lanciati in cielo 15.000 palloncini dorati biodegradabili, con il “nastro d’oro” simbolo dell’oncologia pediatrica.

Il messaggio da lanciare, sottolinea la presidente dell’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop), Franca Fagioli, “è che oggi abbiamo fatto enormi passi avanti, tanto che le percentuali di guarigione per vari tumori raggiungono l’80-90%, mentre erano solo del 10% meno di 40 anni fa. Ma per migliorare ulteriormente, soprattutto per i tumori infantili più difficili, è necessario sviluppare nuovi farmaci che siano sperimentati e testati direttamente sulla popolazione pediatrica, ciò per garantire una maggiore efficacia ed un’azione più mirata. (…)  Il problema è che le aziende farmaceutiche, nonostante sia previsto anche da un Regolamento UE, non sviluppano tali sperimentazioni, spesso per mancanza di interesse, ed anche in Italia solo l’8% delle sperimentazioni di farmaci è fatta “a misura di bambino””.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here