XI Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo: il 3 maggio a Venezia

 
 

Promossa dall’Unione nazionali cronisti italiani (Unci) e organizzata da Sindacato e Ordine dei giornalisti del Veneto, si tiene domani, 3 maggio, al teatro La Fenice di Venezia, la XI Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo; parteciperanno il presidente nazionale dell’Ordine, Carlo Verna, il presidente della Federazione nazionale della stampa, Giuseppe Giulietti e il presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti.

Nel corso della giornata saranno ricordati i giornalisti feriti in attentati ad opera della criminalità organizzata e di formazioni terroristiche tra cui il veneto Antonio Garzotto, cronista di giudiziaria del “Mattino di Padova” che, all’epoca, era in forza alla redazione padovana del “Gazzettino”. Garzotto venne gambizzato dai terroristi dell’Unione comunisti combattenti il 7 luglio 1977 ad Abano Terme.

A portare la loro testimonianza saranno presenti Federica Angeli, Paolo Borrometi e Michele Albanese, giornalisti costretti a vivere sotto scorta per i loro articoli e le loro inchieste, assieme ad alcuni familiari di giornalisti rimasti uccisi nello svolgimento dell’attività professionale.

Spiega il presidente dell’Ordine Veneto, Gianluca Amadori: “Venezia è stata scelta per lanciare un appello per la libertà d’informazione. Sarà una giornata di mobilitazione di tutta la categoria, alla presenza unanime degli organismi di rappresentanza della categoria, delle autorità cittadine, per ricordare i colleghi che hanno sacrificato la vita, oppure che sono rimasti feriti per esercitare il proprio compito, quello di garantire ai cittadini una informazione completa, rigorosa, indipendente. Sarà l’occasione per denunciare anche il continuo aumento di minacce e intimidazioni, che passano anche attraverso querele temerarie e richieste di risarcimento milionarie, con le quali, soprattutto i potenti, cercano di tappare la bocca ai giornalisti. Con la manifestazione di Venezia i giornalisti chiedono che vengano approvate quelle norme, richieste invano a gran voce da troppo tempo, a tutela della libertà d’informazione“.

Senza memoria – ha dichiarato la segretaria del Sindacato dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfattonon c’è esperienza, senza memoria non c’è storia, senza memoria non c’è presente e non c’è crescita umana, sociale professionale. Ecco perché sono grata all’Unione cronisti per aver ideato questa iniziativa e per continuare a promuoverla. L’XI edizione della Giornata della Memoria, che si svolgerà a Venezia nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, sarà un’occasione non solo per ricordare i colleghi che sono stati ammazzati o feriti perché non hanno piegato la schiena, ma anche per sensibilizzare sull’importanza di una informazione libera e indipendente quale presupposto irrinunciabile di un processo realmente democratico. Il messaggio che viene raccolto e lanciato da Venezia è che l’informazione è un patrimonio di tutti, un bene pubblico, che come tale va difeso e valorizzato con il contributo non solo dei giornalisti, ma anche delle istituzioni a ogni livello e di ogni singolo cittadino. Occorre far sentire meno soli i famigliari di chi non c’è più ma anche i colleghi che sono minacciati e che sono costretti a vivere senza scorta. E questo è possibile solo mostrando, lasciando traccia, parlando, discutendo: il senso vero della Giornata della Memoria“.

La Giornata di Venezia – ha ripreso il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, ideatore dell’evento – sarà l’occasione per ribadire un concetto: la vicinanza quotidiana ai colleghi che subiscono minacce e intimidazioni”. L’evento è stato ospitato per la prima volta a Roma nel 2008. L’anno successivo si è svolto a Napoli, nel 2010 a Milano, nel 2011 a Genova, nel 2012 a Palermo, nel 2013 a Perugia, nel 2014 a Cagliari, nel 2015 a Firenze, nel 2016 a Reggio Calabria e nel 2017 a Torino.

 

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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