Visite gratuite alle cinte magistrali, Bertucco: “Valorizziamoli”

 
 

Valorizzare il patrimonio magistrale veronese e far conoscere alla cittadinanza le ultime acquisizioni dei compendi demaniali dello Stato da parte del Comune, che lo scorso marzo è divenuto proprietario di tre nuove porzioni. E’ questo l’obiettivo delle visite organizzate nella giornata di sabato 3 giugno, che consentiranno alla cittadinanza di ammirare particolarità architettoniche e storiche del Bastione di San Bernardino, del Rivellino di San Giorgio e, in particolare, della Rondella delle Boccare, non ancora di proprietà del Comune, ma aperta eccezionalmente al pubblico in questa occasione.

Recenti acquisizioni. Nello specifico, con l’ultimo trasferimento, il Comune è divenuto proprietario a pieno titolo delle porzioni di Cinta Magistrale corrispondenti al Bastione/fortino di S. Giorgio – adiacente all’omonima porta monumentale già acquisita -, alla porzione di Cinta Magistrale esterna in fregio a via Ippolito Nievo e via Castel S. Felice e alla porzione di Cinta Magistrale esterna in fregio a via Colonnello Galliano – comprendente il parcheggio di Porta Palio, il complesso delle piscine Castagnetti e piscine Lido, il complesso dell’Associazione Tennis Verona e i giardini Caduti di Nassiriya -. Si tratta di circa 11 ettari di superficie pari a 110 mila metri quadrati, per un valore inventariale di 17,5 milioni di euro.

“Nei mesi scorsi sono diventate di proprietà del Comune tre nuove porzioni di cinta magistrale – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Michele Bertucco – un ulteriore tassello nel percorso di acquisizione dei compendi demaniali dello Stato, di cui Verona è molto ricca, che vanno dagli ex forti militari alle Porte d’ingresso alla città, per arrivare all’imponente cinta muraria. Non si tratta solo di un passaggio di beni, ma di una presa in carico del Comune, che ha il dovere di valorizzarli. Grazie alla collaborazione con Legambiente, che supporta da anni il Comune, è possibile proporre alla cittadinanza una nuova opportunità di visita per mostrare le ultime parti riportate alla città, che potranno essere anche in futuro oggetto di ulteriori valorizzazioni”.

Le visite saranno quattro, due al mattino da Porta Palio al Bastione di San Zeno, e due al pomeriggio, dalla Rondella delle Boccare al Bastione di San Giorgio e ritorno.

Prima e seconda visita mattino: dalle 10 alle 11.30 e dalle 10.30 alle 12, da Porta Palio al Bastione di San Zeno. Visita degli interni di Porta Palio, il vallo di San Bernardino, la caponiera, fino al Bastione di San Zeno con la poterna, e il cavaliere. Ritrovo 9.50 in Stradone Porta Palio.

Prima visita al pomeriggio: dalle 14.30 alle 16.15, dal Rivellino di San Giorgio alla Rondella delle Boccare. Il baluardo delle boccare è la più maestosa rondella di epoca veneziana della cinta magistrale, per molto tempo chiusa al pubblico. Ritrovo alle 14.20 in Lungadige San Giorgio.

Seconda visita al pomeriggio: dalle 15 alle 16.45, dalla Rondella delle Boccare al Bastione di San Giorgio. Ritrovo ore 14.50 di fronte all’Istituto Tecnico Marco Polo, via Moschini 11/b.

Le visite sono gratuite e con prenotazione obbligatoria. I posti sono limitati a 30 persone per visita. Iscrizione su bit.ly/visite-mura-unesco.

“Verona è città Unesco non solo per il suo centro storico, ma anche per uno degli elementi che maggiormente la contraddistinguono, che è la sua cinta magistrale – ha evidenziato l’assessora alla Cultura e ai Rapporti Unesco Marta Ugolini –. Questa è un’occasione unica di scoperta, valorizzazione e apertura per i cittadini, che consentirà di vedere anche luoghi come la Rondella delle Boccacce, di norma inaccessibile perché non ancora di proprietà del Comune. I percorsi proposti toccano alcuni degli elementi costitutivi del sistema difensivo: la Porta, il Bastione, il Rivellino e la Rondella, Luoghi affascinati dell’architettura militare, che vale veramente la pena conoscere”.

La giornata di visita è stata presentata questa mattina dagli assessori al Patrimonio Michele Bertucco e alla Cultura e ai Rapporti Unesco Marta Ugolini. Presenti per il Comune, la dirigente del Patrimonio Antonella Ronzan e il responsabile Tutela e Valorizzazione Patrimonio Unesco Ettore Napione, e la presidente di Legambiente Verona Chiara Martinelli.


La storia. Il trasferimento di immobili demaniali è iniziato nel dicembre 2012, con l’accordo di valorizzazione previsto dalla normativa sul “Federalismo demaniale”.

Un provvedimento che ha come obiettivo quello di liberare lo Stato dalla gestione di immobili che non utilizza più, trasferendoli a titolo gratuito agli enti locali, con precisi vincoli di gestione.

Dal 2013 ad oggi, il Comune ha acquisito infatti Forte Santa Caterina, una parte del compendio di Castelvecchio, Forte Lugagnano, Forte Preare a Montorio, Forte Sofia, la vasca dell’Arsenale, la 1^ Torricella Massimiliana, le Porte cittadine di San Zeno, Palio, Nuova, Vescovo, San Giorgio, Porta Catena, la torretta in mezzo all’Adige presso ponte Risorgimento e porzioni di Bastioni in fregio a Viale Colombo, circonvallazione Maroncelli, nonchè lungo via Castel S. Felice.

Una procedura che proseguirà per completare il passaggio delle restanti parti della Cinta Magistrale – circa 13 schede ancora da trasferire corrispondenti ad altrettanti porzioni -, compendio che si sviluppa complessivamente su oltre 10 chilometri e comprende torri, rondelle, bastioni, fossati e terrapieni.

 
 

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