Violenza rossa e spaccio, la Questura di Verona chiude (per 30 giorni) il bar “Malacarne”.

 
 

Nella mattinata odierna il personale della Divisione P.A.S.I. della Questura di Verona ha notificato a BRONZATO Davide, nato a Verona il 16.09.1974, gestore del bar “MALACARNE ubicato in Verona via San Vitale n. 14/A, il provvedimento del Questore della provincia di Verona, Ivana Petricca, che ordina la sospensione per giorni 30 (trenta) dell’attività di esercizio di somministrazione alimenti e bevande, ai sensi dell’ art. 100 TULPS.

LA DINAMICA
Il provvedimento de quo è stato emesso a seguito del grave episodio accaduto la sera del 7 marzo scorso allorquando un nutrito numero di avventori del citato locale hanno aggredito, ripetutamente ed in concorso fra loro, più equipaggi dell’ U.P.G.S.P. della Questura, tentando di impedire, in un primo momento, l’identificazione di un cittadino extra comunitario con precedenti per spaccio di sostanza stupefacente e, successivamente, l’arresto di due avventori del citato bar “Malacarne” resisi responsabili della citata aggressione, che ha comportato per due operatori di Polizia ivi intervenuti, il ricorso alle cure mediche dei sanitari presso il Nosocomio di Borgo Trento, venendo agli stessi diagnosticate policontusioni, refertate con gg. 10 s.c. di prognosi. 

Ulteriori motivazioni che hanno indotto ad assumere il provvedimento di sospensione della licenza ex art. 100 TULPS sono stati sia la circostanza che il locale è stato già oggetto, nel recente passato, di segnalazioni per essere frequentato da soggetti che sono soliti abusare di bevande alcoliche all’interno dello stesso locale, per poi, alterati dal suddetto abuso, creare significative problematiche alla quiete pubblica; sia anche la circostanza secondo la quale dagli atti esaminati da personale della divisione PASI emerge che all’interno del bar “Malacarne” si registrerebbero operazioni di cessione/acquisto di sostanza stupefacente. 

Pertanto gli atti esaminati e gli interventi effettuati nel tempo hanno fatto risaltare come l’esercizio pubblico “Malacarne” sia divenuto un punto di riferimento ed un ritrovo abituale di soggetti aderenti all’area anti sistema, caratterizzata dal disprezzo nei confronti delle Istituzioni e delle Forze di Polizia in particolare, i quali hanno individuato il locale, come luogo idoneo per perfezionare la loro attività criminosa consistente, nello specifico, nell’assumere condotte che creano turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica, costituendo allo stato e per l’insieme degli elementi descritti, grave ed attuale fattore di rischio e pericolo per l’ordine e la sicurezza dei cittadini.

Tanto premesso consentendo il quadro normativo di riferimento al Questore di sospendere la licenza di un esercizio pubblico nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, anche per un periodo superiore di 15 giorni, quando sia necessario per particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica specificamente motivate,  il personale della Divisione PASI, diretta dal Primo Dirigente Antonio Bocelli, ha provveduto alla notifica della sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande al titolare dell’esercizio per giorni 30 (trenta) da oggi, specificando che l’eventuale inottemperanza sarà sanzionata a norma dell’art. 650 c.p. e comporterà l’immediato sgombero dei locali e la contestuale apposizione dei sigilli, la cui eventuale violazione sarà sanzionata ai sensi dell’art. 349 C.P. 

 
 

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