Vino con acqua e senza alcol, “è così che l’Europa tutela i produttori?”

 
 

Vini prodotti con acqua e senza alcol: questa la proposta che sta girando nelle sale delle istituzioni europee e che sta raccogliendo pesanti critiche in Italia. Il gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale veneto si schiera al fianco dei produttori: “La nostra regione è una delle principali realtà europee e mondiali per la produzione vinicola. In Veneto si producono ben 42 vini con riconoscimento DOC o DOCG, quasi il 13% di quelli riconosciuti in tutta Italia: pensiamo ad esempio al Prosecco, all’Amarone, al Valpolicella, al Soave”, sottolinea il capogruppo Raffaele Speranzon. “Eccellenze riconosciute a livello mondiale, che nel 2019 hanno fatto registrare per l’export un fatturato record di 2,3 miliardi di euro e basate su secoli di studi e di esperienza: stravolgere tutto questo vuol dire non tutelare i produttori, mettere a rischio l’identità e abbandonare la vera storia dei prodotti italiani”.

Il gruppo di Fratelli d’Italia promette battaglia, come annuncia Speranzon: “La Regione Veneto non può restare spettatrice: chiederemo che contro questa proposta si attivi l’esecutivo nazionale, visto che il “governo dei migliori” sembrava avesse le porte spalancate a Bruxelles. Bene, vediamo se è così: vadano in Europa a difendere le produzioni italiane e, anzi, rilancino chiedendo cosa si intende fare per contrastare il fenomeno dell’italian sounding, che per la nostra nazione rappresenta un fanno da 100 miliardi all’anno. Invece di trasformare il vino in acqua, si impegnino concretamente a contrastare la contraffazione dei prodotti agroalimentari che fanno grande l’Italia nel mondo”.

 
 

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