Domani nella sede Al Parco (Villa Monga), verrà presentato da parte del Presidente dell’Istituto Assistenza Anziani, avv. Alessandro Cappiotti, il nuovo protocollo per l’accesso da parte dei visitatori e le uscite degli ospiti.
Il Decreto del Ministero della Salute dell’8 maggio scorso ha finalmente stabilito delle nuove linee di indirizzo con una maggiore libertà di movimento sia per i familiari, sia per i residenti delle strutture, grazie alle misure adottate per fronteggiare la pandemia:
riorganizzative, con raggiungimento di adeguati livelli di sicurezza per utenti, visitatori e operatori;
elevata copertura vaccinale tra gli ospiti e il personale;
igienico-sanitarie per la prevenzione ed il controllo della trasmissione virale (formazione ed informazione promossa dalla Regione Veneto e dall’Azienda ULSS 9 Scaligera);
massive attività di screening periodico, per la ricerca di SARS-CoV-2, rivolte ad ospiti ed operatori.
Ecco le novità più importanti del Decreto, recepite dall’Istituto Assistenza Anziani:
- pur continuando la programmazione degli accessi (e ora anche delle uscite), per la prima volta, oltre ai bisogni clinico-assistenziali-terapeutici, vanno parimenti considerati i bisogni psicologici, affettivi, educativi e formativi dell’ospite, nonché le istanze dei familiari/visitatori, con riferimento alla sfera relazionale-affettiva;
- l’ingresso è consentito solo a visitatori o familiari o volontari in possesso di Certificazione Verde, ovvero di certificato comprovante uno dei seguenti stati:
lo stato di completamento del ciclo vaccinale contro il SARS-CoV-2 (certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL competente per territorio, alla fine del ciclo vaccinale);
la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo – certificato di fine isolamento rilasciato dalla ASL competente per territorio);
lo stato di negatività rispetto al Covid-19 per mezzo di tampone molecolare o antigenico rapido (referto con risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2, eseguito nelle 48 ore antecedenti); - all’ingresso i familiari/visitatori devono (pena l’impossibilità ad accedere):
1) esibire la Certificazione Verde COVID-19;
2) sottoporsi s al protocollo di sorveglianza, che prevede la verifica dello stato di salute attraverso la compilazione del relativo questionario (check-list) e la rilevazione della temperatura corporea;
3) firmare il “Patto di Condivisione del Rischio”;
4) rispettare le norme igienico-sanitarie per la prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2, tra le quali: igiene delle mani, distanziamento, igiene respiratoria, non introdurre oggetti o alimenti portati da casa se non in accordo con il personale preposto (esclusivamente oggetti sanificabili);
5) indossare sempre e correttamente i dispositivi di protezione individuale in base al livello di rischio (almeno mascherina FFP2 o superiore); - su attenta valutazione del Medico curante e dell’équipe di cura e assistenza, i familiari potranno riabbracciare i propri cari (l’interazione con contatto fisico può avvenire esclusivamente tra familiare/visitatore in possesso della Certificazione Verde COVID-19 e di ospite/paziente vaccinato o con infezione negli ultimi 6 mesi) e accedere alle camere di degenza;
- anche in caso di ospite positivo sarà possibile la visita dai familiari, con utilizzo di dispositivi di protezione adeguati, sempre su valutazione e autorizzazione della struttura.
In linea generale le visite saranno possibili con un massimo di due visitatori per ospite e per volta; al fine di evitare assembramenti e consentire a tutti di accedere, le visite avranno una durata massima di 30 minuti, ma ci sarà maggiore flessibilità rispetto a prima (l’obiettivo fondamentale è evitare assembramenti e garantire la sicurezza dei residenti).
In caso di uscita dell’ospite per il rientro temporaneo in famiglia, è previsto – al rientro in struttura – un periodo di isolamento (massimo 10 giorni), sempre per garantire la sicurezza di tutti e la prevenzione del contagio.