Via al bando per il Parco della Cultura Urbana, pres. Velardi: “Al primo posto coraggio e intelligenza per amministrare”

 
 

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L’idea al centro, per un’opera innovativa sia nel risultato che nelle modalità in cui verrà realizzata.

Stiamo parlando del cosiddetto ‘Parco della Cultura Urbana’ alle mura magistrali in via Galliano, lo spazio che l’amministrazione ha deciso di dedicare al tempo libero delle famiglie veronesi e in particolare agli sport urbani, primo tra tutti lo skateboard.


LO STATO DELL’ARTE

Nella nostra città l’attuale piattaforma per lo skateboard non solo è abbandonata ma si trova in un contesto particolarmente degradato, nonostante sia a due passi dal centro e vicina a quartieri vivaci come San Zeno e Borgo Milano.
Da qui l’idea del consigliere della Lega, nonché Presidente della Commissione Politiche Giovanili Andrea Velardi che, con la mozione presentata a maggio dell’anno scorso, ha dato avvio all’iter per dotare la città di un’area di aggregazione per il tempo libero. Ottenuta l’autorizzazione sia del Demanio, proprietario dell’area, che della Soprintendenza, ora si passa alla fase operativa. Il bando per il concorso di progettazione è stato pubblicato in questi giorni, a fine maggio 2020 si saprà chi ha vinto e i particolari del progetto.


IL COME, IL COSA

Per la prima volta il Comune utilizza lo strumento del ‘concorso di progettazione’ e si avvale della collaborazione dell’Ordine degli architetti di Verona, che mettono a disposizione la piattaforma digitale per la pubblicazione dei bandi di progettazione. Quello per il parco della cultura urbana, infatti, è il primo bando telematico avviato dal Comune di Verona insieme agli architetti, una procedura innovativa che permette di abbattere i costi e di coinvolgere tutti i professionisti iscritti agli Ordini degli ingegneri e degli architetti, per una pluralità di partecipanti compresi i più giovani.
Al professionista vincitore del bando verrà affidata la progettazione esecutiva e la direzione lavori.

LE DUE FASI

Il concorso, realizzato grazie al contributo di AMT, prevede due fasi:

UNO –
 I professionisti saranno chiamati a pensare alla riqualificazione dell’intera area tra Porta Palio e Porta San Zeno, 4 mila metri quadrati nel vallo esterno alla cinta magistrale, lungo viale Galliano. I masterplan saranno quindi esaminati da una commissione specifica, che sceglierà i 5 migliori.
DUE – Ai 5 finalisti sarà chiesto di entrare nel dettaglio della progettazione. Vista la particolare posizione del futuro parco, la progettazione dovrà anche prevederne l’integrazione e la connessione con lo spazio esistente, ovvero con la cinta magistrale, le due Porte cittadine Palio e San Zeno ma anche l’area delle piscine Lido, per una riqualificazione che sia il più armoniosa possibile e tenga conto del contesto in cui si inserisce.

IL QUANDO

I progettisti, compresi i più giovani alle prime esperienze, hanno tempo fino al 25 febbraio per presentare il proprio masterplan. I 5 che verranno selezionati dalla commissione, avranno tempo fino a maggio per produrre il progetto dettagliato. Prima dell’estate, quindi, si avrà certezza del vincitore e di come diventerà il ‘parco della cultura urbana’
I lavori per riqualificare l’area saranno finanziati dal Comune.
Soddisfatta l’amministrazione per il percorso avviato, oggi in sopralluogo in via Galliano con gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala. Presenti anche, per l’Ordine degli architetti di Verona, il vicepresidente Matteo Faustini e Vittorio Cecchini, membro della commissione concorsi e bandi dell’ordine nazionale.

Il nostro obbiettivo – spiega Andrea Velardi – è la riqualificazione totale di quest’area alle porte del centro storico dove attualmente imperversano degrado e sporcizia.
La realizzazione del “Parco della Cultura Urbana” all’interno delle Mura Magistrali cittadine, area compresa fra i complessi di Porta San Zeno e Porta Palio, anche grazie all’intervento di ripristino delle piscine comunali, permetterà alla città di riappropriarsi in un sito che punterà a diventare riferimento del tempo libero delle famiglie veronesi.Con il termine “Parco della Cultura Urbana” si intende indicare un’area verde che consenta di soddisfare un’importante esigenza ricreativa e sociale rivolta soprattutto ai giovani attratti dalle tendenze europee degli sport di strada, trasformando aree a cielo aperto in vere e proprie palestre attrezzate. Alcuni esempi di queste attività sono lo street work out, il parkour, il climbing ma soprattutto gli sport a rotelle come pattini in linea, bmx freestyle e lo skateboarding, disciplina che debutterà alle prossime Olimpiadi.

“Si ritiene utile dunque valorizzare e trovare spazio per queste nuove espressioni motorie in quanto sviluppano coordinazione, equilibrio, elevazione, corsa ma anche abilità cognitive come la consapevolezza visuo-spaziale e i processi decisionali.

Richiamando la Convenzione dell’ONU sui Diritti delle Persone con disabilità – conclude il presidente Velardi – dovrà essere adottato un approccio all’insegna dell’universalità nella progettazione orientata all’inclusione di tutti gli utenti, cosa per noi di fondamentale importanza“.

È un progetto pilota, sia per il contesto in cui si inserisce sia per l’innovativa procedura, che ha due vantaggi; è più veloce rispetto agli standard e coinvolge i giovani anche senza esperienza – ha detto l’assessore Ilaria Segala.
È il primo tassello per la creazione del parco della cultura urbana di Verona e si inserisce tra gli interventi per una complessiva riqualificazione delle mura magistrali, che devono diventare luogo vissuto da cittadini e turisti”.
Ci aspettiamo tante proposte e soprattutto idee giovani e all’avanguardia – prosegue il vicesindaco Luca Zanotto.
Le premesse ci sono tutte, visto che si tratta di un’area con grandi potenzialità, i cui primi fruitori saranno i ragazzi e le famiglie. Vogliamo che diventi un parco vissuto a 360 gradi, dedicato principalmente agli sport urbani ma dove potranno tenersi anche eventi e iniziative, coinvolgendo i quartieri vicini e tutta la cittadinanza”.
 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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