Verona tra le città fortunate nella prima Rete dei Comuni Musicali

 
 

Verona con Brescia, Bologna, Catania, Cremona, Melpignano, Milano, Napoli, Pesaro e Torino.

Sono 10 i Comuni italiani che, per la prima volta in Italia, nella sede dell’Ufficio Cultura di Palazzo Cavalcanti a Napoli, hanno siglato l’intesa per la nascita della Rete dei Comuni Musicali, attraverso una collaborazione che diventa immediatamente operativa. A rappresentare il Comune di Verona era presente il consigliere comunale Pietro Trincanato.

Una Rete che nasce dalla volontà politica di tutte le municipalità presenti che riconoscono nella musica un valore comune, quale strumento di crescita e valorizzazione del territorio, nonché un asset strategico dal punto di vista economico e sociale.

Tutti gli enti promotori hanno infatti investito e lavorato negli anni precedenti allo sviluppo di azioni coerenti e di buone pratiche in tema di turismo musicale, in un’ottica di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio musicale e dell’ecosistema musicale locale.

“Siamo entusiasti che Verona sia tra le città promotrici della rete dei Comuni Musicali – spiega il consigliere Trincanato-. Fin dal primo incontro di Cremona lo scorso anno, la nostra città ha partecipato ai lavori preparatori per istituire questa rete fra città, con l’obbiettivo di promuovere Verona come città della musica, di far conoscere più e meglio a livello nazionale la nostra offerta musicale, ma anche di confrontarci con altre città del Paese per acquisire buone pratiche e prendere spunti ed esempi. Per Verona la musica non è soltanto parte dell’offerta culturale e turistica, ma un vero e proprio asset strategico su cui l’amministrazione è decisa a investire, e la costituzione della Rete dei Comuni Musicali è senza dubbio un elemento importante di questa strategia.

Dopo la partecipazione ai tavoli di lavoro denominati “Comuni Musicali in Italia”, ospitati presso il Comune di Cremona nel 2022 e presso il Comune di Napoli nel 2023, venerdi 20 ottobre 2023 è stato così raggiunto un obiettivo importante e concreto, proprio in occasione di TUM Festival del Turismo Musicale, ideato e prodotto da Butik, impresa sociale specializzata in Turismo Musicale, evento sostenuto dal Ministero della Cultura tramite il Fondo Unico dello Spettacolo tra i Progetti Speciali 2023 – Sezione Musica, realizzato nell’ambito del progetto “Napoli città della Musica” in collaborazione e con il sostegno dell’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli e il coordinamento dell’Ufficio Musica del Servizio Cultura del Comune.

La finalità dell’intesa è quella di promuovere le vocazioni attrattive del patrimonio musicale, materiale e immateriale, dei territori coinvolti, incoraggiando lo sviluppo del settore e favorendo il riconoscimento delle figure professionali che operano nei territori di riferimento.Un’iniziativa che ha lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio musicale, in una logica di promozione della filiera turistico-culturale e turistico-musicale.

L’intesa siglata a Napoli prevede che i Comuni Musicali coinvolti siano impegnati nel favorire lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio musicale, materiale e immateriale, contribuendo alla crescita dell’economia turistico-musicale, sviluppando progetti innovativi, creativi e sostenibili legati al patrimonio musicale e al turismo musicale, in una logica di networking e capacity building.

La messa in rete permette infatti di stimolare un confronto continuativo tra i partner di progetto, al fine di elaborare strategie comuni per valorizzare i punti d’eccellenza dei Comuni coinvolti.

La Rete infine intende promuovere iniziative ed attività in coerenza con gli obiettivi SGDs dell’Agenda ONU 2030 e vuole mettere in risalto l’ampia offerta della filiera musicale e turistica specializzata presente sul territorio, collaborando, per quanto possibile, con gli enti e gli organismi già operanti nel settore, per sviluppare un programma di Turismo Musicale sia locale che nazionale unitario, anche tramite una reciproca valorizzazione dei talenti ed un vivace scambio di know how tra gli enti promotori e i partner territoriali e nazionali.

Con la convinzione che la Rete crescerà, i Comuni inizieranno da subito i lavori per l’ideazione e produzione delle prime progettualità condivise.

 
 

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